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FarWest, emergenza armi bianche: asce e machete, allarme in Italia

venerdì 25 ottobre 2024
1' di lettura

Emergenza armi bianche in Italia: coltelli, lame, asce, accette e machete sono sempre più facili da reperire, anche perché non serve il porto d’armi per acquistarli e maneggiarli. Tra l'altro, è anche quasi impossibile normarne la vendita e il trasporto. Ne parlerà FarWest, la trasmissione condotta da Salvo Sottile questa sera, venerdì 25 ottobre, su Rai 3, alle 21,25. L'utilizzo pericoloso delle armi bianche è un fenomeno sempre più diffuso. E i tanti casi di cronaca nera sono lì a confermarlo. 

A preoccupare è il fatto che queste armi siano sempre più diffuse soprattutto tra i giovanissimi, che spesso ne fanno un uso eccessivo e inconsapevole. Il programma di Sottile analizzerà il problema da Milano a Napoli, dalle periferie ai luoghi della movida, dalle armerie alle procure minorili, mettendo in luce un’emergenza crescente praticamente ovunque: in casa, per strada, nei locali. Una delle ultime conseguenze di questa emergenza è rappresentata dal recente omicidio di Manuel Mastrapasqua, ucciso a Rozzano dal diciannovenne Daniel Rezza, che lo ha accoltellato per rubargli delle cuffie da 15 euro. Nel servizio in onda questa sera, FarWest racconterà la vicenda arrivando a Rozzano il giorno del funerale di Manuel per poi raccogliere le voci di chi vive sul territorio.

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Martedì l'esercito israeliano ha diffuso un filmato che, secondo quanto affermato, mostrava le truppe in azione nella Striscia di Gaza. Nel video si vede un carro armato che avanza tra le macerie e soldati in azione. In una dichiarazione, l'esercito ha affermato che l'aviazione israeliana ha colpito più di 100 obiettivi nell'ultimo giorno. Negli attacchi nella notte su Gaza colpite un'abitazione familiare e una scuola trasformata in rifugio: almeno 60 persone sono rimaste uccise, secondo quanto riferito dai funzionari sanitari palestinesi.

Garlasco, il legale di Stasi: "I pm non lavorano su tesi strampalate"

“Adesso andiamo a spiegare tutto ai magistrati. Vediamo che domande ci fanno e rispondiamo. Non so se la riscriveremo la storia, so che la stiamo ridisegnando. Adesso vediamo questo disegno dove ci porterà, però c’è molta fiducia e molto rispetto per l’operato della magistratura che non credo operi sulla base di un’idea, come ho sentito, né tantomeno su tesi strampalate. Credo che sia un’indagine molto razionale, molto seria”. Così l’avvocato Antonio De Rensis, legale di Alberto Stasi, al suo arrivo questa mattina al tribunale di Pavia per l’interrogatorio nell’ambito della riapertura dell’inchiesta sull’omicidio di Chiara Poggi. “Io rispetto tutte le indagini, quelle del passato e quelle di adesso. Ci sono dei buchi nel passato. Un conto è criticare, un conto è rispettare. L’indagine del passato l’ho criticata, ma la rispetto. Quindi ovviamente uso terminologie rispettose”, ha precisato De Rensis. “Noi stiamo lavorando sperando di poter dimostrare che i fatti sono andati in maniera diversa, ma noi siamo spettatori. Questa è un’indagine della Procura e noi la rispettiamo”, ha concluso. 

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