CATEGORIE

Calcio, Fifa: "I Mondiali 2030 si giocheranno in Spagna, Portogallo e Marocco"

giovedì 12 dicembre 2024
1' di lettura

L'Arabia Saudita è stata ufficializzata come sede della Coppa del Mondo di calcio maschile del 2034. Saranno invece Spagna, Portogallo e Marocco a ospitare i Mondiali 2030 in un progetto che prevede il coinvolgimento anche del Sudamerica, con Uruguay, Paraguay e Argentina che accoglieranno le prime tre delle 104 partite in programma. Lo ha annunciato il presidente Fifa Gianni Infantino a Zurigo. Si tratta del primo torneo nella storia che si svolgerà in tre continenti diversi. La scelta dell'America Latina è un omaggio alla prima Coppa del Mondo che è andata in scena nel 1930 proprio in Uruguay: sarà quindi lo stadio 'Centenario' di Montevideo a ospitare la prima sfida della manifestazione. 

Diplomazie Fifa, assist a Vladimir Putin: lo scandalo in questa cartina, un caso internazionale

Vietato sbagliare Usa 2026, Italia con Norvegia o Slovacchia? Dipende tutto dalla Germania

Arabia Saudita, partono i festeggiamenti dopo l'assegnazione dei Mondiali 2034

tag

Ti potrebbero interessare

Fifa, assist a Vladimir Putin: lo scandalo in questa cartina, un caso internazionale

Usa 2026, Italia con Norvegia o Slovacchia? Dipende tutto dalla Germania

Arabia Saudita, partono i festeggiamenti dopo l'assegnazione dei Mondiali 2034

Lautaro Martinez fatto fuori dai "Best", furia-Inter contro la Fifa

Pasquale Guarro

Gaza, in un video dell'Idf le truppe in azione nella Striscia

Martedì l'esercito israeliano ha diffuso un filmato che, secondo quanto affermato, mostrava le truppe in azione nella Striscia di Gaza. Nel video si vede un carro armato che avanza tra le macerie e soldati in azione. In una dichiarazione, l'esercito ha affermato che l'aviazione israeliana ha colpito più di 100 obiettivi nell'ultimo giorno. Negli attacchi nella notte su Gaza colpite un'abitazione familiare e una scuola trasformata in rifugio: almeno 60 persone sono rimaste uccise, secondo quanto riferito dai funzionari sanitari palestinesi.

Garlasco, il legale di Stasi: "I pm non lavorano su tesi strampalate"

“Adesso andiamo a spiegare tutto ai magistrati. Vediamo che domande ci fanno e rispondiamo. Non so se la riscriveremo la storia, so che la stiamo ridisegnando. Adesso vediamo questo disegno dove ci porterà, però c’è molta fiducia e molto rispetto per l’operato della magistratura che non credo operi sulla base di un’idea, come ho sentito, né tantomeno su tesi strampalate. Credo che sia un’indagine molto razionale, molto seria”. Così l’avvocato Antonio De Rensis, legale di Alberto Stasi, al suo arrivo questa mattina al tribunale di Pavia per l’interrogatorio nell’ambito della riapertura dell’inchiesta sull’omicidio di Chiara Poggi. “Io rispetto tutte le indagini, quelle del passato e quelle di adesso. Ci sono dei buchi nel passato. Un conto è criticare, un conto è rispettare. L’indagine del passato l’ho criticata, ma la rispetto. Quindi ovviamente uso terminologie rispettose”, ha precisato De Rensis. “Noi stiamo lavorando sperando di poter dimostrare che i fatti sono andati in maniera diversa, ma noi siamo spettatori. Questa è un’indagine della Procura e noi la rispettiamo”, ha concluso. 

Ucraina, Zelensky: "Ho detto a Trump: nessuna decisione senza di noi"

 Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha detto di aver sottolineato a Donald Trump che nessuna decisione sull'Ucraina dovrebbe essere presa "senza coinvolgere Kiev". Il leader di Kiev ha anche affermato di aver discusso la possibilità di “sanzioni severe” contro la Russia. "Non ritireremo le nostre truppe dai nostri territori, è un dovere costituzionale mio e delle nostre forze", ha poi aggiunto Zelensky che ha spiegato: "Se la Russia pone delle condizioni per il ritiro delle nostre truppe dal nostro territorio, significa che non vuole che la guerra finisca. Perché capisce chiaramente che l'Ucraina non lo farà". 

Usa, 68 migranti rimpatriati in Honduras e Colombia

Lunedì gli Stati Uniti hanno rimandato nei loro Paesi 68 immigrati dall’Honduras e dalla Colombia, con il primo volo finanziato dal governo di quelle che l’amministrazione Trump chiama 'deportazioni volontarie'. Nella città di San Pedro Sula, nel nord dell'Honduras, 38 honduregni, tra cui 19 bambini, sono sbarcati dal volo charter portando con sé carte di debito da 1.000 dollari del governo degli Stati Uniti e l'offerta di poter richiedere un giorno l'ingresso legale negli Usa. Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha promesso di aumentare sostanzialmente le deportazioni. Gli esperti ritengono che l’offerta di autoespulsione piacerà solo a una piccola parte di migranti che stanno già valutando il ritorno, ma difficilmente stimolerà una forte domanda.