CATEGORIE

La Corea del Sud ha approvato l'impeachment del presidente Yoon

sabato 14 dicembre 2024
1' di lettura

Al secondo tentativo è passata la mozione di impeachment contro il presidente della Corea del Sud, Yoon Suk Yeol, dopo il suo fallimentare tentativo di introdurre la legge marziale lo scorso 3 dicembre. L'Assemblea nazionale di Seul ha dato l'ok alla messa in stato d'accusa di Yoon con 204 voti a favore su 300 deputati, 85 i voti contrari, 8 quelli annullati e 3 gli astenuti. Il presidente sarà ora sospeso dall'incarico e al suo posto subentrerà ad interim il premier. Migliaia i cittadini in piazza che hanno accolto con gioia il via libera alla mozione.

Artivismo Nella Corea di Bae Myeongeun dove guariscono i sensi di colpa

La Corea del Sud restituisce al Giappone una statua buddista rubata nel 2012

Dazi al centro Dazi, Trump contro la Cina: "Non sanno da dove iniziare". La replica: "Bullo"

tag

Ti potrebbero interessare

Nella Corea di Bae Myeongeun dove guariscono i sensi di colpa

Nicoletta Orlandi Posti

La Corea del Sud restituisce al Giappone una statua buddista rubata nel 2012

Dazi, Trump contro la Cina: "Non sanno da dove iniziare". La replica: "Bullo"

Corea del Sud, sit-in di protesta a Seul per chiedere le dimissioni del presidente Yoon

Nucleare, Trump firma i nuovi decreti per quadruplicare la produzione entro il 2050

Il presidente Donald Trump ha firmato venerdì alcuni decreti esecutivi che quadruplicheranno la produzione interna di energia nucleare entro i prossimi 25 anni. Un obiettivo che però, secondo gli esperti, è altamente improbabile che gli Stati Uniti riescano a raggiungere. I decreti conferiscono al segretario all'Energia degli Stati Uniti l'autorità di approvare progetti e modelli di reattori avanzati, sottraendo tale potere all'agenzia indipendente per la sicurezza che da cinquant'anni regola l'industria nucleare statunitense.Il decreto arriva in un momento in cui la domanda di elettricità è in forte aumento a causa del boom dei data center ad alto consumo energetico e dell'intelligenza artificiale. Durante la firma nell'Ufficio Ovale, Trump, circondato da dirigenti del settore, ha dichiarato: “È il momento del nucleare e lo faremo in grande”.

Terrorismo, propaganda jihadista su social: arrestato 20enne a Lecco

Un cittadino egiziano di 20 anni è stato arrestato in provincia di Lecco dalla polizia di Milano perché trovato in possesso di materiali per la propaganda jihadista sui social dove era amministratore di un canale. La Polizia di Stato ha arrestato nei giorni scorsi il 20enne per detenzione di materiale con finalità di terrorismo. Venerdì, come richiesto dalla Procura di Lecco, il gip ha convalidato l’arresto, predisponendo la custodia cautelare in carcere. L’arresto è scaturito all’esito di un’indagine condotta dalle Digos della Questura di Milano – Sezione Antiterrorismo Internazionale – e della Questura di Lecco e coordinata dalla Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione – Servizio per il Contrasto dell’Estremismo e del Terrorismo Esterno, in stretta sinergia con l’Agenzia di Sicurezza Esterna, e ha avuto il suo culmine nella mattinata dello scorso 21 maggio quando il giovane è stato sottoposto a perquisizione locale e domiciliare presso la propria abitazione in provincia di Lecco.

Dazi, Trump: "Non cerco un accordo. Ue ci ha trattato male"

 Donald Trump è tornato alla carica e minaccia l'introduzione di dazi del 50% sull'Unione Europea a partire dal 1° giugno 2025. "L'Ue ci ha trattato molto male" e "si è approfittata di noi", ha detto il presidente degli Stati Uniti parlando nello Studio Ovale. "Non cerco un accordo con Bruxelles", ha poi ribadito il tycoon. Le parole del capo della Casa Bianca hanno inevitabilmente influenzato le Borse europee che ieri hanno chiuso in diffuso rosso. Trump, inoltre, ha minacciato anche due grandi aziende tech come Apple e Samsung avvertendo che potrebbero scattare dazi del 25% se non podurranno i loro prodotti negli Usa.

Napoli, è il quarto scudetto! Piazza del Plebiscito esplode

Decine di migliaia di tifosi festeggiano in piazza del Plebiscito il quarto scudetto del Napoli. La piazza esplode di gioia al fischio finale che certifica l'impresa degli uomini di Antonio Conte. Un tripudio di fuochi d'artificio, fumogeni e bandiere saluta il trionfo degli azzurri.