Sulla riforma per la separazione delle carriere della magistratura le toghe si preparano a dare battaglia. Tante le ipotesi al vaglio dell'Associazione Nazionale Magistrati contro il disegno di legge di riforma costituzionale del ministro Carlo Nordio, che oggi continuerà la discussione in Aula alla Camera. "Siamo pronti allo sciopero per rafforzare la nostra contrarietà", ha detto il presidente del sindacato delle toghe, Giuseppe Santalucia. Ma prima, la mobilitazione passerà per le iniziative da mettere in campo in occasione dell'inaugurazione dell'anno giudiziario, il prossimo 25 gennaio: tra le ipotesi quella di leggere un testo comune dei rappresentanti Anm in tutti i tribunali. Secondo l'Anm, l'obiettivo della riforma è quello di indebolire la magistratura e collocare i pubblici ministeri nella sfera d'influenza dell'esecutivo.
"Potremmo prenderla a ridere, però poi ci rifletti un attimo e la voglia di sorridere ti passa": il direttore editoriale di Libero, Daniele Capezzone, lo ha detto a proposito della protesta organizzata dai Pro Pal contro le redazioni di Libero e Il Giornale. "Non è una bella cosa che degli editori vengano presentati come dei bersagli, non è una bella cosa che le firme, i direttori, gli opinionisti, i volti di quelli che stanno in questi giornali vengano presentati come nemici", ha aggiunto Capezzone. Che infine ha posto una domanda: "Voi ve lo immaginate se la metà della metà della metà di queste cose fossero capitate davanti a un quotidiano progressista da parte di militanti di destra? Si sarebbe gridato allo squadrismo, all'intimidazione della stampa libera".
Il premier albanese Edi Rama arriva a Roma per la Conferenza sulla ricostruzione dell'Ucraina e si inginocchia nuovamente davanti a Giorgia Meloni. Lo stesso gesto di affettuoso rispetto era andato in scena lo scorso maggio, in occasione della visita della premier italiana in Albania.
"Non giornalisti, ma organi di propaganda e di polizia al servizio di questo governo": i pro Pal, esponenti di Cambiare Rotta e Potere al Popolo!, lo hanno urlato durante la protesta contro le redazioni di Libero e de Il Giornale.
"Siete soltanto servi dei sionisti": questo uno dei cori intonati dai pro-Pal alla manifestazione organizzata sotto le redazioni di Libero e de Il Giornale in via dell'Aprica a Milano.