La letterina di Luciana Littizzetto: "La satira è il comico che percula il potente"
Nell'ultima puntata della stagione di "Che tempo che fa", Luciana Littizzetto ha 'inviato' la sua consueta letterina carica di ironia ai potenti del mondo, ma il primo pensiero è rivolto al pubblico. "Non è stato un anno facile per il mondo e trovare qualcosa che faccia ridere è come trovare lamponi sulla Luna", ha esordito la comica. "Il primo grazie va a Trump, quella grandissima testa di 'dazio'. Grazie anche a Putin - ha continuato Luciana Littizzetto - uomo di incredibile simpatia a cui si deve una guerra che iniziamo a dare per scontata, come la spia del motore che si accende quando parti per le vacanze o il fracasso della raccolta del vetro alle 6 della mattina". Un pensiero anche per Giorgia Meloni. "Trumpiana con Trump, europea con l'Europa, orba con Orban. Non una donna con un piede in 2 scarpe, bensì un millepiede in un negozio di Scarpedonia". Nella sua invettiva satirica c'è spazio anche per il Referendum. "Grazie anche ai referendum dell'8 e 9 giugno. Quelli di cui nessuno parla tranne i fantasmi che aleggiano in Parlamento. Ma grazie ai referendum possiamo dire la nostra sui licenziamenti illegittimi, la sicurezza sul lavoro, sulla concessione della cittadinanza a chi vive e lavora in Italia da anni".