Gli studenti del Politecnico di Torino hanno occupato l'università in vista della visita del ministro degli Esteri e vicepremier Antonio Tajani, atteso per l'inaugurazione dell'anno accademico dell'ateneo. Il blitz, organizzato da un gruppo di studenti dei Collettivi, è avvenuto nella notte. I manifestanti hanno esposto uno striscione con su scritto "Politecnico occupato! Via i signori della guerra dall'Università". Poi hanno annunciato un presidio di contestazione: "Non nella nostra università. Blocchiamo la guerra", questo quanto riportavano alcuni manifesti in riferimento alla crisi di Gaza. "Come studenti e studentesse del Politecnico - hanno spiegato gli universitari - dopo un interessante dibattito che ha approfondito questioni legate alla fase attuale della cosiddetta tregua in Palestina, abbiamo deciso di occupare la sede di corso Duca in opposizione all'arrivo del ministro Tajani all'inaugurazione dell'anno accademico del Politecnico".
Oggetto della protesta anche l'operato del Politecnico, messo sotto accusa per "la sua centralità strategica che si manifesta attraverso la stretta collaborazione con aziende come Leonardo che traggono spropositati guadagni grazie alle guerre che stanno insanguinando ogni angolo della Terra". Il ministro, invece, è stato messo nel mirino "in quanto rappresentante di un governo che preferisce destinare miliardi alle armi piuttosto che investire nei servizi e nella formazione". Subito dopo l'occupazione non sono mancati momenti di tensione: all'interno del complesso un gruppo composto da una ventina di dimostranti ha tentato di avvicinarsi all'aula magna "Giovanni Agnelli" ma ha trovato la strada sbarrata da un cordone della polizia e dopo un breve parapiglia ha desistito. Altri attivisti, invece, sono andati a fronteggiare agenti del reparto mobile della polizia in assetto antisommossa e sono stati respinti e allontanati con gli scudi.
Il presidente russo Vladimir Putin ha proposto di riavviare i colloqui diretti con l’Ucraina a Istanbul il 15 maggio, “senza precondizioni”. L’offerta è arrivata in risposta alle pressioni esercitate da parte dell’Ucraina e dei suoi alleati, che hanno chiesto a Mosca di accettare un cessate il fuoco incondizionato di 30 giorni. Putin ha fatto riferimento ai colloqui di pace falliti del 2022, tenutisi a Istanbul nel primo mese dell’invasione su larga scala da parte di Mosca, proponendone la ripresa senza condizioni preliminari, in dichiarazioni rilasciate ai giornalisti nelle prime ore di domenica. "Nonostante tutto, proponiamo alle autorità di Kyiv di riprendere i negoziati che hanno interrotto alla fine del 2022. Di riprendere i negoziati diretti, e sottolineo, senza alcuna precondizione. Proponiamo di iniziare senza indugio giovedì prossimo, 15 maggio, a Istanbul, dove si sono già svolti in precedenza e dove sono stati interrotti" ha detto.
Domenica, gli albanesi si sono recati alle urne per le elezioni generali: seggi aperti di prima mattina. Il primo ministro Edi Rama punta a ottenere un quarto mandato, dopo una campagna elettorale accesa incentrata soprattutto sull’impegnativo percorso del Paese verso l’adesione all’Unione Europea. Il principale sfidante di Rama è Sali Berisha. Berisha, ex presidente e primo ministro, guida il Partito Democratico d’Albania di orientamento conservatore fin dalla sua fondazione nel 1990, anno in cui le proteste studentesche segnarono la fine dell’isolamento comunista. Nel Paese, che conta 2,8 milioni di abitanti, sono 3,7 milioni gli aventi diritto al voto, includendo per la prima volta anche la diaspora, che ha potuto esprimere la propria preferenza per posta. Gli elettori sono chiamati a eleggere 140 deputati per un mandato di quattro anni, scegliendo tra 2.046 candidati appartenenti a 11 schieramenti politici, inclusi tre coalizioni.
È una delle tradizioni più amate della Festa della Mamma in Alaska: vedere da vicino agli animali sopravvissuti all’Era Glaciale. Domenica 11 maggio tutte le mamme riceveranno un fiore e l’ingresso gratuito alla Musk Ox Farm di Palmer, a circa un’ora di auto a nord di Anchorage. Una volta all’interno, potranno ammirare oltre 70 esemplari di buoi muschiati. La Festa della Mamma segna tradizionalmente l’inizio della stagione estiva per la fattoria, le cui origini risalgono al 1964. La tradizione della Festa della Mamma è iniziata proprio nel primo anno di attività a Palmer e si è tramandata ormai per tre generazioni. È la giornata più affollata dell’anno, con oltre 1.500 visitatori. Secondo il Dipartimento della Caccia e della Pesca dell’Alaska, i maschi adulti di bue muschiato possono raggiungere 1,5 metri di altezza e pesare fino a 360 kg, mentre le femmine sono più piccole, alte circa 1,2 metri e con un peso che può arrivare a 225 kg Nel 1934 iniziò il programma di reintroduzione in Alaska, con l’arrivo di 34 esemplari dalla Groenlandia a Fairbanks. Da allora, la popolazione si è espansa fino a circa 5.000 animali selvatici sparsi per lo stato più vasto degli Stati Uniti.
L'anticipazione di Camera con Vista il programma di Alexander Jakhnagiev in onda domenica 11 maggio 20215 su La7. Prodotto dall'Agenzia Vista. L'elezione di Papa Leone XIV.
Fonte: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev