Tornano in piazza gli attivisti del Movimento per l'abitare a Roma dopo l'irruzione della polizia nel quartiere Quarticciolo. Una operazione su vasta scala mirata a smantellare le piazze di spaccio in quel quadrante della capitale ma anche a "liberare" due case popolari occupate. "Quello che è successo stamattina a Quarticciolo è quello che ci aspettavamo e che denunciamo da tempo - spiega Paolo di Vetta, del Movimento per l'abitare - Una prova di forza dello Stato che non fornisce soluzioni al problema dell'abitare e che conosce solo lo strumento della forza. Una operazione che dietro la scusa della lotta alla droga nascondeva l'intento di sgomberare famiglie senza casa, come appunto successo stamattina". Nel corso della manifestazione a piazza Santi Apostoli gli attivisti hanno poi chiesto un incontro con il Prefetto: “Alla riunione - ha spiegato la delegazione all'uscita da palazzo Valentini - abbiamo ribadito la necessità di convocare un tavolo con Regione e Comune per velocizzare il "Piano casa" concordato con il Comune, abbiamo condannato le operazioni di questa mattina a Quarticciolo che dietro la motivazione dello spaccio nascondeva l’intento di sgomberare due famiglie che avevano occupato due alloggi popolari e che ora si trovano in mezzo ad una strada. E’ stata ribadita l’agenda di lotta per questa settimana chiedendo una sospensione degli sfratti per aggiornare le liste per le case popolari”
Un peschereccio cinese si è incagliata in condizioni meteorologiche avverse in acque poco profonde al largo di Thitu un'isola occupata dalle Filippine nel conteso Mar Cinese Meridionale. Le forze armate filippine fanno sapere di essere intervenute per fornire aiuto ma che nel frattempo l'imbarcazione si era liberata. Non sono stati forniti ulteriori dettagli, né è stato chiarito se ci fossero feriti tra i membri dell'equipaggio o se la nave avesse subito danni. L'isola di Thitu ospita un villaggio di pescatori filippini e le forze armate filippine ed è la più grande delle nove isole e isolotti occupati dalle Filippine. Si trova a circa 26 chilometri dalla barriera corallina di Subi, che la Cina ha trasformato in una base insulare insieme ad altre sei barriere coralline aride per rafforzare la sua rivendicazione su praticamente tutto il Mar Cinese Meridionale.
Cinque colori per cinque quesiti e il quorum che decide tutto. Oggi si aprono le urne per i referendum abrogativi: si vota oggi domenica 8 giugno dalle 7 alle 23 e domani, lunedì 9 giugno dalle 7 alle 15. Quattro schede sono dedicate al lavoro e una alla cittadinanza e si potrà esprimere la propria preferenza barrando il Sì o il No. Oltre ai cittadini italiani maggiorenni iscritti nelle liste elettorali del proprio Comune di residenza, per la prima volta potranno partecipare anche gli elettori fuori sede: potranno infatti votare i cittadini domiciliati da almeno tre mesi in un Comune diverso da quello di residenza. Perché il risultato sia valido, è necessario raggiungere il quorum del 50% più uno degli aventi diritto al voto. Il comitato promotore dei Referendum sul lavoro è guidato dalla Cgil,con l’appoggio di Pd, M5S e Avs. Quello sulla cittadinanza è promosso da +Europa, Radicali, Rifondazione Comunista, Possibile e diverse associazioni civiche.
Le autorità degli Stati Uniti hanno confermato l'arresto, avvenuto a Las Vegas, e poi il rilascio dell'influencer e TikToker italo-senegalese Khaby Lame per essere rimasto nel Paese oltre la scadenza del suo visto. La notizia inizialmente diffusa da un post su X di Bo Loudon, influencer conservatore amico di Barron Trump, figlio del presidente americano, che lo aveva definito un "immigrato illegale" e "di estrema sinistra", è stata poi confermata dall'Ice ('Immigration and Customs Enforcement): "Lame è stato fermato venerdì in Nevada per violazioni delle leggi sull'immigrazione", si legge in una nota nella quale si precisa che all'influencer è stata data la possibilità di lasciare il Paese.
L'iconico Monte Fuji ha fatto da sfondo panoramico alle esercitazioni annuali dell'esercito del Giappone, che si sono svolte domenica. L'esercitazione “Fuji Firepower Exercise 2025” ha simulato una scena di battaglia ambientata su un'isola remota. Hanno partecipato circa 2.900 soldati, 50 carri armati e veicoli blindati e 20 velivoli. Gli ospiti e gli amanti del brivido hanno potuto assistere alle esercitazioni delle truppe che hanno messo alla prova i mezzi militari. Durante l'esercitazione sono state utilizzate oltre 76 tonnellate di munizioni per un valore di circa 6 milioni di dollari.