Giuseppe Conte, a Torino, davanti allo stabilimento Stellantis di Mirafiori. Qui stamattina eurodeputati del gruppo The Left, leader politici di tutta Europa tra cui Nicola Fratoianni, il ministro del lavoro spagnolo Yolanda Diaz, sindacati e organizzazioni della società civile, hanno organizzato una manifestazione a sostegno dei lavoratori dell'industria dell'auto. "La nostra posizione è abbastanza chiara: questo piano di riarmo è una trappola per l'Italia. Giorgia Meloni ha sottoscritto un Patto di Stabilità che danneggia fortemente il Paese e danneggia tutta quella spesa per noi necessaria, per risollevarci e rilanciarci. Quindi la spesa per la sanità, la spesa per l'istruzione e la scuola" - ha dichiarato il leader M5S -. "Successivamente è tornata Bruxelles con Crosetto, cosa ancora più grave, per chiedere lo scorporo delle spese militari". "Da ultimo - ha proseguito Conte - hanno sottoscritto le conclusioni al Consiglio straordinario del sei marzo che, se le leggete, sono folli. Sono scritte addirittura le tipologie di armi e sono tutte dedicate al riarmo dell'Europa, enfatizzando la minaccia come se fosse attuale di un'invasione della Russia domani mattina". "Noi diciamo no a tutto questo, è una follia. Noi abbiamo bisogno invece di costruire davvero, lei ha parlato di Ventotene, un'Europa libera, democratica, un'Europa della pace. Non di inseguire le superpotenze militarizzate contribuendo, involontariamente, a enfatizzare noi le minacce e le contro minacce", ha concluso l'ex premier.
Il presidente Usa Donald Trump minaccia di imporre dazi del 100% ai film che non sono prodotti negli Stati Uniti. "Sì. Le tariffe cinematografiche... quello che hanno fatto - spiega - è che le altre nazioni hanno rubato i film, le capacità cinematografiche agli Stati Uniti. E ho detto a un paio di persone, cosa ne pensate? Ho fatto delle ricerche molto approfondite durante la scorsa settimana e stiamo facendo pochissimi film adesso. Hollywood viene distrutta. Ora, abbiamo un governatore incompetente, grossolanamente incompetente, che ha permesso che ciò accadesse. Quindi non sto solo incolpando le altre nazioni, ma molte di loro hanno rubato la nostra industria cinematografica. Quindi, se non sono disposti a fare un film negli Stati Uniti, dovremmo avere una tariffa sui film che arrivano".
Gli Houthi dello Yemen minacciano di continuare gli attacchi contro gli aeroporti israeliani, dopo che un missile lanciato domenica dai ribelli sostenuti dall’Iran ha fermato brevemente i voli e il traffico di pendolari nel principale aeroporto internazionale di Israele, lo scalo Ben Gurion di Tel Aviv. I ribelli avvertono le compagnie aeree che effettueranno "attacchi ripetuti" sull'aeroporto Ben-Gurion. Il portavoce militare degli Houthi, generale Yahya Saree, ha rilasciato una dichiarazione video: "Le forze armate yemenite annunciano che lavoreranno per imporre un blocco aereo globale al nemico israeliano prendendo di mira ripetutamente gli aeroporti, primo fra tutti l'aeroporto di Lod, chiamato da Israele aeroporto Ben-Gurion. Tutte le compagnie aeree internazionali sono invitate a prendere in considerazione questa dichiarazione e a cancellare tutti i voli verso gli aeroporti del nemico criminale per garantire la sicurezza dei loro aerei e dei passeggeri".
I finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Imperia hanno eseguito oltre 40 interventi di natura fiscale nei confronti di imprese di noleggio a breve termine di unità da diporto prettamente battenti bandiera di Paesi a fiscalità privilegiata. Le Fiamme Gialle in sinergia con la Direzione Provinciale dell'Agenzia delle Entrate hanno accertato che le compagnie si sono avvalse in modo fraudolento delle agevolazioni sull'Iva per l'utilizzo delle imbarcazioni in acque territoriali comunitarie, recuperando oltre 3,6 milioni di euro, frutto dell'evasione fiscale.
Il porporato inglese Timothy Radcliffe si ferma per autografare una palla da baseball prima di entrare in Vaticano per la Congregazione dei cardinali. Appena sceso dalla Tesla che lo accompagna all’entrata dell’Aula del Sinodo il cardinale è stato fermato da Jason, statunitense del Colorado in Italia per lavoro, che gli ha chiesto un autografo su una delle sue palle da baseball: “Colleziono palle da baseball autografate e volevo che magari il prossimo Papa ne firmasse una” spiega l’uomo. Un hobby quello di Jason che va avanti da 35 anni, come racconta, e che riguarda non solo i potenziali Papi ma in generale i personaggi famosi. “Non c’è modo migliore che essere qua fuori e andare a pesca per vedere cosa porta la fortuna” aggiunge.