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Geopolitica o business? Scopri come i dazi USA stanno rivoluzionando i mercati globali

giovedì 17 aprile 2025
1' di lettura

Negli ultimi mesi, le tensioni geopolitiche si sono trasformate in qualcosa di ben più concreto: business puro. Non si tratta più solo di notizie da prima pagina o preoccupazioni per gli addetti ai lavori. I nuovi dazi introdotti da Trump stanno provocando impatti tangibili su mercati, aziende e intere catene di fornitura in tutto il mondo. Le Borse europee perdono colpi, con cali anche del 4% in un solo giorno. La probabilità di una recessione negli Stati Uniti è aumentata drasticamente. E intanto, i flussi commerciali globali iniziano a deviare, creando nuove rotte e chiudendo vecchi canali. Ma c’è una buona notizia: oggi è possibile anticipare questi cambiamenti. I dati parlano. E grazie agli strumenti di trade intelligence, possiamo leggere in anticipo i segnali, scoprire quali mercati stanno crescendo, dove i fornitori rallentano e dove si stanno aprendo nuove opportunità. Perché oggi, più che reagire è importante saper anticipare i cambiamenti del mercato, e la situazione dei dazi di Trump ne è una prova. Guarda il video completo per scoprire come utilizzare strumenti di trade intelligence per analizzare in dettaglio i flussi commerciali tra Paesi, settori e persino singole aziende.

Sfrutta i nuovi dazi dagli Stati Uniti per cogliere nuove opportunità concrete al posto dei tuoi concorrenti! E se vuoi approfondire questo e altri temi fondamentali per chi fa business e per chi prende decisioni in azienda, da oggi è arrivato il manuale perfetto per l’imprenditore, che ti guiderà in modo data-driven in ogni tua scelta di business!

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Gaza, in un video dell'Idf le truppe in azione nella Striscia

Martedì l'esercito israeliano ha diffuso un filmato che, secondo quanto affermato, mostrava le truppe in azione nella Striscia di Gaza. Nel video si vede un carro armato che avanza tra le macerie e soldati in azione. In una dichiarazione, l'esercito ha affermato che l'aviazione israeliana ha colpito più di 100 obiettivi nell'ultimo giorno. Negli attacchi nella notte su Gaza colpite un'abitazione familiare e una scuola trasformata in rifugio: almeno 60 persone sono rimaste uccise, secondo quanto riferito dai funzionari sanitari palestinesi.

Garlasco, il legale di Stasi: "I pm non lavorano su tesi strampalate"

“Adesso andiamo a spiegare tutto ai magistrati. Vediamo che domande ci fanno e rispondiamo. Non so se la riscriveremo la storia, so che la stiamo ridisegnando. Adesso vediamo questo disegno dove ci porterà, però c’è molta fiducia e molto rispetto per l’operato della magistratura che non credo operi sulla base di un’idea, come ho sentito, né tantomeno su tesi strampalate. Credo che sia un’indagine molto razionale, molto seria”. Così l’avvocato Antonio De Rensis, legale di Alberto Stasi, al suo arrivo questa mattina al tribunale di Pavia per l’interrogatorio nell’ambito della riapertura dell’inchiesta sull’omicidio di Chiara Poggi. “Io rispetto tutte le indagini, quelle del passato e quelle di adesso. Ci sono dei buchi nel passato. Un conto è criticare, un conto è rispettare. L’indagine del passato l’ho criticata, ma la rispetto. Quindi ovviamente uso terminologie rispettose”, ha precisato De Rensis. “Noi stiamo lavorando sperando di poter dimostrare che i fatti sono andati in maniera diversa, ma noi siamo spettatori. Questa è un’indagine della Procura e noi la rispettiamo”, ha concluso. 

Ucraina, Zelensky: "Ho detto a Trump: nessuna decisione senza di noi"

 Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha detto di aver sottolineato a Donald Trump che nessuna decisione sull'Ucraina dovrebbe essere presa "senza coinvolgere Kiev". Il leader di Kiev ha anche affermato di aver discusso la possibilità di “sanzioni severe” contro la Russia. "Non ritireremo le nostre truppe dai nostri territori, è un dovere costituzionale mio e delle nostre forze", ha poi aggiunto Zelensky che ha spiegato: "Se la Russia pone delle condizioni per il ritiro delle nostre truppe dal nostro territorio, significa che non vuole che la guerra finisca. Perché capisce chiaramente che l'Ucraina non lo farà". 

Usa, 68 migranti rimpatriati in Honduras e Colombia

Lunedì gli Stati Uniti hanno rimandato nei loro Paesi 68 immigrati dall’Honduras e dalla Colombia, con il primo volo finanziato dal governo di quelle che l’amministrazione Trump chiama 'deportazioni volontarie'. Nella città di San Pedro Sula, nel nord dell'Honduras, 38 honduregni, tra cui 19 bambini, sono sbarcati dal volo charter portando con sé carte di debito da 1.000 dollari del governo degli Stati Uniti e l'offerta di poter richiedere un giorno l'ingresso legale negli Usa. Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha promesso di aumentare sostanzialmente le deportazioni. Gli esperti ritengono che l’offerta di autoespulsione piacerà solo a una piccola parte di migranti che stanno già valutando il ritorno, ma difficilmente stimolerà una forte domanda.