Droga venduta ai clienti che ne facevano richiesta, bonifici istantanei per il pagamento delle prestazioni sessuali e una centrale operativa attiva 24 ore che curava ogni fase dell'attività di prostituzione, dalla fissazione degli appuntamenti all'accompagnamento delle ragazze. Questa l'organizzazione che sarebbe stata messa a punto da 11 colombiani, che facevano arrivare in Italia giovanissime connazionali con la prospettiva di facili guadagni, per poi avviarle alla prostituzione, con l'onere di ripagare le spese sostenute per il loro viaggio, il vitto e l'alloggio. A conclusione dell'attività d'indagine, diretta dai magistrati della procura di Roma, del dipartimento "Criminalità diffusa e grave", i carabinieri della Compagnia di Roma hanno dato esecuzione ad un decreto di fermo nei confronti degli 11: per loro si ipotizzano i reati di associazione per delinquere finalizzata al reclutamento transnazionale, induzione e sfruttamento della prostituzione e spaccio di stupefacenti.