Il presidente argentino Javier Milei ha ottenuto una vittoria schiacciante nei distretti chiave di tutto il Paese nelle elezioni di medio termine di domenica. I risultati rafforzano la possibilità di portare avanti il suo radicale esperimento di libero mercato, con il sostegno di miliardi di dollari da parte dell'amministrazione del presidente degli Stati Uniti Donald Trump. Il partito di Milei, La Libertad Avanza, ha ottenuto oltre il 40% dei voti nelle elezioni nazionali per il rinnovo di quasi la metà della Camera bassa del Congresso, secondo i conteggi dei media locali che utilizzano i dati delle autorità elettorali con oltre il 97% dei voti scrutinati. La Libertad Avanza ha anche conquistato sei delle otto province nelle elezioni per il rinnovo di un terzo del Senato. I dati hanno superato le previsioni degli analisti per il voto di domenica. Milei ha affermato che il suo partito è passato da soli 37 seggi alla Camera bassa del Congresso a 101 dopo il voto di domenica. Al Senato, ha detto che La Libertad Avanza ha conquistato altri 14 seggi, arrivando a 20 senatori. Nella sede del suo partito nel centro di Buenos Aires, Milei è salito sul palco e ha cantato alcune strofe della canzone death metal che è diventata il suo inno: “Sono il re di un mondo perduto!”.
"In Libano non ci sono persone colpite, è un terreno molto difficile, sappiamo bene quali sono i rischi. Bisogna che tutte le parti in campo rispettino la presenza dell'Unifil, che è una presenza delle Nazioni Unite e tutti i paesi in campo sono parte delle Nazioni Unite e adesso bisogna lavorare perché tutta la tensione nell'area diminuisca. È ovvio che ancora il cessate il fuoco sia fragile e che ancora non sia iniziata la seconda fase per arrivare verso una vera pace. Però dobbiamo sostenere, lavorare tutti affinché si possa rinforzare e consolidare una situazione per poi avviare la ricostruzione, un percorso che porti alla convivenza pacifica fra due stati che si riconoscono reciprocamente. Difficilissimo, però bisogna farlo, cioè dobbiamo andare avanti tutti quanti". Così il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, a margine di un convegno sulla pace promosso dalla Comunità di Sant'Egidio a Roma, dopo l'attacco di ieri dell'esercito israeliano al contingente in Libano.
Incursione pro-Pal durante il Consiglio regionale delle Marche. La prima seduta è stata aperta da Andrea Cardilli, presidente provvisorio in attesa dell’elezione, durante la seduta in corso, di quello effettivo. Proprio durante i saluti e la presentazione di consiglieri e assessori, un’attivista a favore della Palestina è intervenuta dal pubblico sventolando una bandiera e chiedendo che la Regione Marche interrompa "i rapporti con Israele" e che "venga riconosciuto lo Stato palestinese". L'attivista - che ha proseguito durante l'intervento del presidente protempore - è stata accompagnata fuori dall'aula dal personale della vigilanza presente nell’emiciclo di Palazzo Leopardi in Ancona.
Prima di essere messa alla porta, la pro-Pal ha letto un comunicato per chiedere alla Regione Marche di "interrompere ogni rapporto con Israele". Vicino a lei, un altro attivista ha esposto una bandiera palestinese e un'altra bandiera è stata esposta nell'altro lato dello spazio dedicato al pubblico. In seguito, sono iniziate le votazioni per eleggere il presidente dell'Assemblea legislativa regionale. Ma non è tutto perché di fronte a Palazzo Leopardi, sede del Consiglio Regionale, il coordinamento Marche per la Palestina ha organizzato questa mattina un sit-in di protesta. "Abbiamo già raccolto più di 5mila firme. - ha detto un attivista al megafono - Chiediamo l'interruzione di ogni tipo di rapporto economico, culturale e accademico con uno Stato genocida".
Intanto a fine seduta è stato eletto Gianluca Pasqui, consigliere regionale di Forza Italia e già vice presidente dell'Assemblea legislativa nella scorsa legislatura. Pasqui, 54 anni da compiere, di Camerino (Macerata) ed ex sindaco della città camerte, è stato eletto dall'Assemblea, come previsto dagli accordi di maggioranza, con 20 voti favorevoli e 11 schede bianche.
Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha giudicato “inappropriato” l’annuncio di Vladimir Putin riguardante il test del missile da crociera nucleare Burevestnik. Durante un incontro con i giornalisti a bordo dell’Air Force One, in viaggio verso il Giappone, Trump ha esortato Putin a fermare il conflitto in Ucraina, sottolineando che “una guerra che avrebbe dovuto durare una settimana sta per iniziare il suo quarto anno”. Trump ha criticato aspramente il test del missile, definito dal Cremlino come senza eguali al mondo. Intanto, la Lituania ha chiuso i suoi valichi di frontiera con la Bielorussia dopo che palloni aerostatici provenienti da Minsk hanno violato il suo spazio aereo per la terza notte consecutiva, causando la sospensione temporanea delle operazioni aeree a Vilnius.
"Non ho dubbi che avremo il Congresso più riformista della storia dell'Argentina" Così il presidente argentino Javier Milei ha commentato la vittoria del suo partito alle elezioni legislative, con oltre il 40% dei voti. "Passiamo dai 37 ai 101 deputati, e dai 6 ai 20 senatori" ha aggiunto Milei mentre la folla dei suoi sostenitori, accorsi nella sede del partito a Buenos Aires, esultava con cori e applausi.