CATEGORIE

È morto James Senese, storico sassofonista di Pino Daniele

mercoledì 29 ottobre 2025
1' di lettura

La musica napoletana perde una delle sue voci. James Senese è morto all’età di 80 anni, dopo un mese di ricovero in rianimazione all’ospedale Cardarelli di Napoli per una polmonite. Le sue condizioni, già gravi da alcuni giorni, erano ulteriormente peggiorate fino al decesso avvenuto nelle ultime ore. Un ponte tra Napoli e Stati Uniti, un’anima partenopea capace di raggiungere l’altra sponda dell’Atlantico, ma anche un simbolo della contaminazione musicale che si allungava sino all’Africa e al Mediterraneo. Con James Senese il jazz italiano perde uno dei suoi maggiori interpreti. E' stato tra i sassofonisti italiani più apprezzati a livello mondiale e ha collaborato con mostri sacri come Pino Daniele, Tullio De Piscopo, Gil Evans e Bob Marley.

tag
james senese

A 80 anni James Senese, addio a un gigante: Napoli, gli Usa e Pino, l'epopea del "nero a metà"

Ti potrebbero interessare

James Senese, addio a un gigante: Napoli, gli Usa e Pino, l'epopea del "nero a metà"

Claudio Brigliadori

Brasile, raid contro i narcos: almeno 60 morti

Almeno 64 persone sono morte nell'ambito dell'Operação Contenção, operazione condotta dalla polizia brasiliana a Rio de Janeiro, in Brasile, contro i narcotrafficanti. Al raid hanno partecipato circa 2.500 tra poliziotti e soldati, con agenti a bordo di elicotteri e veicoli blindati: ne è nata una sparatoria che ha causato la morte di almeno 60 sospettati. Tra le vittime dello scontro ci sarebbero anche agenti della polizia civile e agenti del BOPE (gruppo di intervento speciale della Policia Militar).

L'operazione di contenimento è partita all'alba di martedì 28 ottobre nei complessi Alemão e Penha, a nord della città, contro i criminali della fazione Comando Vermelho. Circa 100 gli arresti. E più di 75 i fucili sequestrati, oltre a pistole e granate. È stata una delle operazioni di polizia più violente nella storia recente del Brasile. Almeno un'organizzazione per i diritti umani ha già chiesto un'indagine su ogni decesso.

La polizia di Rio ha scritto su X che quattro agenti sono morti nell'operazione. “I vili attacchi dei criminali contro i nostri agenti non resteranno impuniti”, si legge nel post. I filmati pubblicati sui social mostrano fiamme e fumo che si alzano dalle due favelas prese di mira mentre risuonano gli spari. Il Dipartimento dell'Istruzione della città ha dichiarato che 46 scuole nei due quartieri sono state chiuse e la vicina Università Federale di Rio de Janeiro ha annullato le lezioni serali e ha invitato le persone nel campus a cercare riparo. 

Cerno smaschera Ranucci: "La libertà di stampa è libertà solo quando la fa lui"

Il tema della libertà di stampa "è usato da un pezzo della stampa per scrivere quello che vogliono": Tommaso Cerno, direttore del Tempo, lo ha detto a Lo Stato delle Cose. Poi, riferendosi al conduttore di Report, ha sottolineato: "Finito il momento della grande solidarietà, Ranucci ha attaccato i nostri giornali, e il mio editore, perché abbiamo scritto degli articoli che in maniera documentata contestano alcuni aspetti delle sue inchieste. Per cui ha affermato che la libertà di stampa, quando la fa lui come quando la fa Repubblica, è libertà. Quando la fanno gli altri è fascismo, è amichettismo, è manganello: ha usato il termine manganello".

Quando il conduttore Massimo Giletti gli ha fatto notare che Ranucci non era presente per difendersi, Cerno ha risposto: "Non ha bisogno di difendersi: è andato in parlamento a dire queste parole, sostenendo la tesi che sostiene Calenda. Ossia, che in questo Paese se sei di sinistra la libertà è sacra e ce l'hai tu e basta". E ancora: "Repubblica può permettersi di avere un editore che va con Trump dagli arabi e nessuno lo dice e nello stesso tempo scrivere quello che vuole della politica italiana, facendo finta che è l'unica voce libera. Gli altri sono fascisti".

Senaldi, "dal Pd un bel siluro contro Elly Schlein"

"Se il tuo segretario va in piazza per tutto, da Gaza a Ranucci, dai salari che vuole alzare senza dirci come alla sanità che vuole finanziare senza dirci come e tu fai un convegno sull'economia, è un bel siluro" .Pietro Senaldi nell'ultima puntata della sua rubrica Parola di Pietro: la verità sulla riunione a Milano dei dem anti-Schlein.

Hamas inscena il ritrovamento dei resti di un ostaggio

L'Associated Press ha analizzato un video diffuso da Israele che accusa Hamas di aver inscenato il ritrovamento dei resti di un ostaggio a Gaza. Il video mostra un sacco bianco per cadaveri gettato fuori da un edificio danneggiato in un'area scavata. Tre uomini mascherati vengono visti seppellire il sacco prima che un macchinario pesante lo trasporti in un'area vicina dove viene seppellito per la seconda volta. Gli uomini poi lo estraggono prima che vengano scattate delle foto del sacco. L'Associated Press ha geolocalizzato il filmato e ne ha confermato la posizione. Non è stata tuttavia in grado di confermare la data o l'ora esatta in cui è stato girato, né se i resti fossero effettivamente all'interno del sacco per cadaveri. I resti parziali restituiti a Israele lunedì 27 ottobre sono stati identificati come appartenenti a Ofir Tzarfati, che era stato rapito durante l'attacco guidato da Hamas contro Israele del 7 ottobre 2023. Tzarfati è stato ucciso in prigionia e il suo corpo è stato recuperato dalle truppe israeliane nel novembre 2023. Nel marzo 2024, la sua famiglia ha ricevuto altri resti per la sepoltura. Il portavoce del governo israeliano Shosh Bedrosian ha definito la scena un "vergognoso inganno" e ha affermato che il sacco per cadaveri conteneva i resti parziali di Tzarfati. Il Comitato Internazionale della Croce Rossa ha confermato in una nota scritta che una squadra era presente "in buona fede" e non era a conoscenza delle circostanze che hanno portato al ritrovamento dei resti.