Da tre anni i cittadini di molte zone di Milano convivono con le vibrazioni della metropolitana, che - secondo i residenti - causano anche crepe e cedimenti. Il Comune, però, nella commissione convocata ieri ha ammesso candidamente che non esiste ancora una soluzione al problema. Nonostante il problema esista e sia certificato.
"A oggi non abbiamo una diagnosi conclusa, definitiva e lineare, per questo non abbiamo la soluzione" dice l'assessore alla Mobilità Marco Granelli. Le vibrazioni riguardano soprattutto el linee 1 e 2 della metropolitana. "Non abbiamo un quadro chiaro. Il problema è reale, preciso e differenziato su entrambe le linee, ma non abbiamo una diagnosi e questo è un problema. Le ricerche le abbiamo fatte, coinvolgendo pure il Politecnico, e continueremo a farle"; ha proseguito Granelli. "Continueremo a fare lavori di manutenzione e molatura dei binari. Abbiamo intensificato un piano di misurazione e di analisi di dati per costruire man mano il pacchetto di rilevazioni". Alberto Zorzan, dirigente di Atm, ha inoltre fatto sapere che per il 2021 "sono previsti 200 chilometri di molatura di binari. Nei punti in cui abbiamo effettuato questi interventi i risultati di attenuazione delle vibrazioni si sono visti".
Il centrodestra, davanti al tentennamento della giunta, va all'attacco: “A tre anni dalle prime segnalazioni dei residenti il problema del rumore e delle vibrazioni negli immobili lungo la linea M1 e M2, i disagi non sono risolti ma anzi emergono più segnalazioni. - ha commentato il capogruppo di Forza Italia Fabrizio De Pasquale - Bene che il Comune abbia stanziato 50 milioni per il nuovo armamento ma gli interventi termineranno solo nel 2025. L'unica soluzione immediata per Forza Italia è diminuire la velocità nelle tratte interessate almeno nelle prime ore della mattina e di notte quando la frequenza blanda lo consente. Chiediamo la pubblicazione di tutte le rilevazioni dei valori registrate da MM e di individuare una società terza e non collegata al Comune per fare l'audit al problema”.