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Vittorio Feltri su Luca Bernardo: pistola e tatuaggi? No, agnello sacrificale: si è immolato per tutti

di Vittorio Feltri mercoledì 6 ottobre 2021

2' di lettura

Luca Bernardo, candidato sindaco per il centrodestra, alla fine si è rivelato un agnello sacrificale. Scelto all'ultimo momento per contrastare Sala, si è impegnato alla morte per essere all'altezza della situazione. Durante il percorso elettorale egli ha avuto qualche banale incidente la cui gravità è stata ingigantita a bella posta. Il primo inciampo riguarda il suo possesso di una pistola, la qual cosa ha indignato soprattutto, ma non solo, la sinistra. La realtà è che il porto d'armi non si acquista al supermercato come un gadget, te lo rilasciano la prefettura e la questura in base ad eventuali necessità.

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Se una persona in qualche modo è minacciata sente il bisogno di predisporsi una difesa, richiede di armarsi. Inoltra una domanda documentata e se l'autorità riconosce l'esistenza di un pericolo, concede l'opportunità di servirsi di una rivoltella. Io stesso a casa mia dispongo di una pistola e ciò non deve e non può turbare alcuno. Non capisco per quale arcano motivo il povero Bernardo debba scusarsi perché a sua volta ha un revolver perfettamente autorizzato. Il medico poi, non ricordo in quale circostanza, è stato fotografato in palestra esibendo sul suo corpo massiccio vari tatuaggi. E giù critiche sanguinose: il pediatra è stato trattato come un teppista di periferia solo perché la sua pelle recava dei disegni stravaganti.

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Personalmente detesto le braccia e il petto imbrattati come le mura di certe case prese di mira dagli amanti dei murales, però è una questione di gusti. Non mi sognerei mai di disprezzare a fini politici un uomo (o una donna) tatuato. Meglio un sindaco zeppo di orrendi ghirigori somiglianti a una pessima tappezzeria che un primo cittadino stupido. Gli attacchi sferrati a Luca sono stati violenti e sono riusciti almeno un po' a spu***rlo ingiustamente. Non intendo attribuire a queste sciocchezze la sconfitta del dottore nella corsa a Palazzo Marino, ma sottolineo che se una campagna elettorale si basa su scemenze come quelle descritte, significa che la politica ha toccato il fondo. In ogni caso Bernardo si è battuto e ha fatto fin troppo. Per questo, nonostante il risultato negativo, lo ringrazio per la buona volontà dimostrata con forza. 

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