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Il gioco "spenna turisti" dell’estate di piazza Castello

di Alessandro Aspesi martedì 19 agosto 2025

4' di lettura

Abilissimi con le mani, velocissimi nei movimenti ma soprattutto perfettamente organizzati. Questo l’identikit dei truffatori che in questi giorni stanno svuotando le tasche ai turisti stranieri al castello sforzesco di Milano. Il loro si chiama gioco delle 3 campane e vincere è impossibile per chiunque accetti la sfida. E a farne le spese sono quasi sempre gli stranieri che ingenuamente cadono in una trappola studiata fin nei minimi dettagli e perfezionata nel tempo da generazioni di truffatori professionisti fin dal XVI secolo. Vittime senza alcuna possibilità di scampo come la donna di origine russa che domenica si è vista portare via in pochi secondi di gioco 200 euro.

È mezzogiorno e vicino alla porta del castello che da sul parco Sempione arrivano furtivi 4 individui dal fare sospetto. Uno di loro, alto più di un metro e 90 con i capelli completamente rasati, punta un gruppo di turisti e mostra tre scatolette di fiammiferi, una solo delle quali contiene una pallina. L’uomo, che parla con accento spagnolo, spiega a gesti che la sfida è individuare quella piena. Una russa osserva esitante ma alla fine cede ad un sorriso del truffatore e cade nella trappola giocando 50 euro.

COME FUNZIONA La donna sembra avere fortuna. Infatti individua la scatoletta piena, vince ed esulta. Ma purtroppo per lei fa tutto parte del copione. Quello usata dal baro è solo un trucco per invogliarla a giocare ancora. Uno dei complici intanto si avvicina alle spalle della turista per farle capire che non può allontanarsi così e deve continuare a giocare. La donna però non sembra percepire il pericolo. Al contrario si sente sicura, pensa che dopotutto il gioco non è così difficile e non esita a puntare altri 100 euro. Inesorabilmente però questa volta la scatoletta sulla quale appoggia i soldi non contiene nessuna pallina. La russa è confusa. Sembra indecisa tra l’andarsene - e contenere le perdite - e continuare a giocare. Alla fine però come spesso accade vince l’adrenalina e la donna ci riprova sperando di rifarsi. Inutile dire che per la seconda volta la scatoletta che sceglie è inesorabilmente quella sbagliata. A questo punto quello che prima era un vago sospetto diventa certezza. LA TRAPPOLA La donna capisce di essere caduta in una trappola vittima dell’abilissimo gioco di prestigio del suo sfidante. Minaccia di chiamare la polizia e chiede la restituzione dei soldi ma intanto, così come sono arrivati, i 4 truffatori si sono già dileguati tra la folla facendo perdere le proprie tracce. La russa piange e si dispera. Cerca di chiedere aiuto in un’inglese stentato ma l’unica cosa che i passanti possono fare è consigliarla di recarsi in un vicino commissariato e sporgere denuncia. Intanto però qualcuno nota una coppia di vigili a cavallo del neo ricostituito nucleo della Polizia Locale. Messi al corrente di quanto accaduto i 2 agenti cominciano la ricerca e nel giro di mezz’ora ecco che, assieme ad alcuni colleghi in borghese del Nucleo Centro dei ghisa, bloccano un altro gruppo dedito alla truffa delle 3 campane. Questa volta sono 6 soggetti di origine rom, 3 uomini e 3 donne che colti in flagranza di reato vengono fermati e denunciati a piede libero. Intanto chiedendo al personale in servizio presso il castello veniamo a sapere che sono diversi i gruppi di truffatori che in questi giorni stanno facendo rimpiangere a dei poveri turisti di essere venuti in Italia. «Il turismo straniero è oro per Milano ma se all'estero si diffonde la voce che in città si può essere truffati allora il danno è enorme». Riccardo De Corato, ex vice sindaco delle passate giunte meneghine di centro destra, plaude agli arresti di domenica ma avverte che non basta.

TURISTI NEL MIRINO
«Proprio in questi momenti dell’anno nei quali l’afflusso dei turisti aumenta il presidio da parte della polizia locale di certi punti di Milano deve diventare capillare», spiega de Corato per cui «è nell’interesse stesso della città che, in particolar modo dopo l’expo 2015, ha assistito ad un aumento esponenziale della presenza di turisti». «Uno straniero rapinato o truffato è uno straniero che per certo non tornerà più a Milano con un conseguente danno economico per commercianti e albergatori», conclude l’esponente di FdI invocando pene più severe per questo tipo di reati. Preoccupato anche Massimiliano Pirola, segretario provinciale del Sindacato Autonomo di Polizia. «Dopo anni tornano a Milano il gioco delle tre carte e quello delle 3 campane, da sempre considerati simboli di truffa e illegalità», dichiara Pirola spiegando che «dai gruppi provenienti dal sud Italia agli stranieri di oggi, il fenomeno richiama gli anni ’80 e’90, quando il gioco delle carte e delle campane imperversava nelle metropolitane milanesi». «Il fatto che questi truffatori possano agire indisturbati dimostra il clima di impunità che domina nella nostra città», continua il segretario avvertendo che questi truffatori «sono abilissimi e capaci di sottrarre ingenti somme alle vittime». «Proprio per questo il fenomeno non va assolutamente sottovalutato», conclude Pirola sottolineando che «servono pene più pesanti, perché quelle attuali non bastano a reprimere il fenomeno».

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