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Vittorio Feltri, prima di uscire dall'euro la Lega risolva altri problemi

Gino Coala
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Caro professore, a maggio si vota per le Europee e Salvini cercherà con tutte le proprie forze di consolidare i consensi che risultano nei sondaggi. Se avesse successo, e lo avrà, potrà poi tentare di affrontare consultazioni nazionali onde confermare la Lega primo partito italiano. Se la mia interpretazione dell' attuale momento politico è esatta, tu non puoi rimproverare a Matteo di essersi dimenticato dell' esigenza di rigettare la moneta unica. Il punto è diverso. Il nostro mira in alto, lo capiscono tutti tranne te. Nel frangente egli deve pensare ad affermare la sua superiorità rispetto ai 5 stelle ormai in bambola. Non gli è consentito giocare su troppi tavoli col rischio di perdere la posizione centrale che si è conquistato dal 4 marzo, con un crescendo impressionante. Sappiamo che il capo della Lega è sovranista e vede l' euro come il fumo negli occhi. Ciononostante non è in grado di aprire un altro fronte su cui combattere. Deve fare ogni passo tenendo conto della lunghezza delle proprie gambe. Leggi anche: Feltri: "Beppe Grillo? Padrone dio un branco di incapaci da guidare con la frusta" C' è un tempo per qualsiasi battaglia, e l' attuale è poco propizio per andare verso l' abolizione del suddetto euro, il cui rifiuto comporterebbe problemi difficilmente risolvibili. Calma, Becchi, non avere fretta. Da quindici anni abbiamo adottato la divisa europea e sperimentato la sua nocività, però non possiamo illuderci che il leader del Carroccio sia all' altezza di cancellarlo con un editto emanato tra una guerra e l' altra. Egli deve tenere fede al contratto con Di Maio per tirare avanti la baracca di Palazzo Chigi, non gli è permesso di rompere i patti che non prevedono l' uscita dal valsente di Bruxelles. Lascialo lavorare sulle disgrazie del Paese, che sono parecchie, in seguito affronterà il resto. Non è un gioco da ragazzi rinunciare all' euro, per realizzare il progetto in questione servono pazienza e oculatezza. Già l' Italia ha guai da vendere, ci mancherebbe soltanto un conflitto monetario. Cominciamo a sistemare le faccende interne. Dopo di che incroceremo le spade. di Vittorio Feltri

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