La regola del rigore Angela Merkel non la cambia mai. L’Europa è al verde? E lei pure, verde pistacchio, per la precisione. E se l’Europa non può permettersi lussi, di certo non se li concede lei. La Cancelliera tedesca non ha tempo da perdere in shopping, manicure, pedicure, trucco, parrucco e cambio d’abito. Lei è una che bada alla sostanza e anche nelle occasioni più importanti, incontri internazionali, eventi, convegni, vertici europei ed europei di calcio indossa sempre la stessa giacca: un passpartout color pistacchio che va bene con gonne e pantaloni neri o kaki. Da Palazzo Madama allo stadio - Ieri per esempio, l’ha indossata per tutto il giorno. Ce l’aveva a Berlino quando ha preso l’aereo e se l’è tenuta anche quando è sbarcata a Roma per il vertice europeo con il presidente del Consiglio Mario Monti e il neo presidente francese Francois Hollande. E con la giacca ben allacciata e coi bottoni che le tiravano un po’ sui fianchi Frau Merkel ha resisitito alle temperature africane della capitale. Non osiamo immaginare in che condizioni fosse a fine giornata quando è volata a Danzica per assistere alla partita Germania-Grecia. Tant’è, la Merkel si è presentata anche sugli spalti dello stadio in versione tifosa con la stessa, identica, giacca color pistacchio, fregandosene bellamente del vicino di seggiolino Michelle Platini, che la guardava storcendo il naso. Dall'acquario ad Obama - Ché poi, a ben vedere, non si tratta nemmeno dell’acquisto dell’ultima ora che in preda all’entusiasmo del momento non ci si vuole più togliere. Nelle foto degli ultimi incontri pubblici, la Cancelliera porta sempre la stessa giacca. La prima volta che è stata immortalata con quella mise, a maggio, la Merkel si trovava a Straslund, in Germania, in occasione del vertice degli Stati del mar Baltico. Qui stringe la mano al ministro polacco, abbraccia una ministra danese. Poi va pure all’acquario oceanico a fare amicizia con i pinguini. Cambio di giacca neanche parlarne. Ma la Merkel non ci delude e si veste color pistacchio anche a giugno in diverse occasioni: il 18 quando incontra il presidente cinese Hu Jintao e il 20 quando stringe la mano del presidente americano Barack Obama. Ora noi non vogliamo dire che il rigore di stile della Merkel debba essere una regola. Però se le nostre ministre ed ex ministre starlette badassero un po’ meno al colore delle unghie e un po’ di più ai contenuti forse non sarebbe un male. di Eliana Giusto