Sta assumendo contorni epici (o farseschi, fate voi) il confronto tra il sindaco di Salerno/viceministro alle Infrastrutture, il renziano Vincenzo De Luca, e il ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi. Motivo del contendere? Le deleghe che De Luca non ha ancora ricevuto. Matteo Renzi continua a ripetere che "De Luca farà la cosa giusta" e si dimetterà. Ma il sindaco di Salerno sembra ben lungi dal mollare la poltrona di primo cittadino e intervenendo a La Zanzara su Radio 24 sgancia qualche altra bombetta arrivando addirittura a citare il Pontefice: "Lupi, come direbbe Papa Bergoglio, è un cristiano di sacrestia. Uno di quelli molto compiti che poi pensano di prendere per i fondelli gli altri. Ma lui - prosegue - è solo un osservatore, è Letta che deve darmi le deleghe. La responsabilità è del presidente del Consiglio, non del ministro che fa il suo gioco. Quando mi darà le deleghe mi dimetto da sindaco. Entro dicembre la vedo difficile, la questione si risolve con il nuovo anno". Però , al "suo" ministro, De Luca rimprovera di avere "mentito due volte, è un racconta frottole. Ci sono due ministri, Zanonato e Del Rio, che hanno avuto le deleghe quando erano ancora sindaci di Padova e Reggio Emilia, e poi ha mentito perchè quattro mesi fa mi ha proposto le deleghe ma erano vuote. In realtà - accusa - è convinto che il ministero sia la sua bottega privata, ma ha trovato il peggiore cliente che gli potesse capitare, un uomo libero che non risponde nè a partiti, nè a padroni, nè a padrini, qualcosa che fa paura. Il doppio incarico - riprende De Luca - non esiste. L’ho ripetuto trecento volte. C'è un incarico solo di sindaco. L’altro è virtuale, chi ha rispettato la legge sono io attivando la procedura di decadenza in Comune. Il doppio incarico non esiste, è una palla".