L'urlatore seriale

Alessandro Di Battista contro il governo: "Green pass, lavoratori trattati come criminali". Si schiera coi portuali

Anche Alessandro Di Battista è intervenuto all’Adnkronos per condannare quanto accaduto a Trieste, dove le forze dell’ordine hanno utilizzato idranti e lacrimogeni per fare pressione su centinaia di manifestanti. “Il Green Pass per i lavoratori - ha tuonato l’ex esponente del Movimento 5 Stelle - misura inesistente nel resto d’Europa, oltretutto imposta nonostante la campagna vaccinale (per quel che loro stessi dicono) stia andando bene, è stato una forzatura che ha gettato benzina sul fuoco”. Insomma, parole estreme contro il governo, dunque anche contro quei grillini che lo compongono.

 

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“Il fuoco chiama sofferenza - ha aggiunto Di Battista - squilibri sociali, povertà, aumento delle bollette. Abbiamo vissuto due anni molto complicati, serviva intelligenza, ascolto, pacificazione. Invece sono arrivati i lacrimogeni e i manganelli. E lavoratori che manifestano pacificamente sono trattati da criminali”. Di Battista omette di dire che queste proteste ideologiche e pretestuose contro il Green Pass rallentano la ripresa del Paese e soprattutto sono uno schiaffo a tutti quei milioni di lavoratori che si sono messi in regola senza troppe storie, paure e manie di protagonismo.

 

 

In particolare, la vicenda dei portuali di Trieste - considerati degli “eroi” da parte dei no Green Pass, tanto che anche loro hanno iniziato a crederci - sta iniziando a stancare: lo sgombero che tanto ha fatto indignare Di Battista è stato eseguito su indicazione della Prefettura.