Polemica
Green pass, Mario Giordano estremo: "Chi tace sulla violenza contro gli italiani", chi mette sotto accusa
"500-600mila persone, o forse più, cacciate dal posto di lavoro": Mario Giordano, giornalista e conduttore di Fuori dal Coro, ha parlato dell'obbligo in vigore da oggi, martedì 15 febbraio, per gli over 50. Questa categoria di persone, infatti, potrà andare a lavorare solo se in possesso di un green pass rafforzato, cioè il certificato che si rilascia solo a guariti e vaccinati. Insomma, se fino a questo momento era ammesso anche il tampone sul posto di lavoro, da oggi invece non sarà più così. Almeno per quelli che hanno più di 50 anni.
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Giordano ha spiegato su Twitter di essere profondamente contrario al provvedimento: "Una misura violenta, discriminatoria e oltretutto inutile mentre tutto il mondo va in un'altra direzione. Mi stupisce che i paladini dei diritti tacciano. Io urlerò. Come sempre". Il riferimento del giornalista è al resto d'Europa, dove invece sembra che le restrizioni stiano scomparendo progressivamente. In Francia, per esempio, è possibile che già tra marzo e aprile venga revocato il pass vaccinale. In Olanda, invece, riapriranno senza limiti gli stadi, i teatri, i cinema e i ristoranti; mentre in Svezia e Danimarca sono sparite praticamente tutte le misure restrittive.
Contrastanti i commenti sotto al suo tweet. C'è chi ha detto di non essere d'accordo col giornalista e ha invitato invece gli ultracinquantenni a vaccinarsi, ma c'è anche chi si è schierato dalla parte di Giordano, attaccando l'esecutivo: "Quelli che meritano di stare senza lavoro sono Speranza e company. Loro dovrebbero essere mandati a casa senza stipendio".