querela respinta

Vittorio Sgarbi umilia Andrea Scanzi: "Sottopagato, pur di racimolare spiccioli..."

Vittorio Sgarbi esulta ancora. In tribunale il critico d'arte ha segnato l'ennesima vittoria contro Andrea Scanzi. Il gip del Tribunale di Macerata ha infatti respinto la querela del cronista del Fatto Quotidiano contro il parlamentare. Nel mirino, spiega il suo ufficio stampa, alcune dichiarazioni all'interno di due video postati sul proprio profilo Facebook in data 11 e il 12 maggio 2020. "Queste ha deciso non sono punibili perché pronunciate ‘in stato d’ira determinato da un fatto ingiusto altrui’ (e cioè dello Scanzi)". Accolte dunque le tesi della difesa, rappresentata dall’avvocato Giampaolo Cicconi. Nel dettaglio le frasi recitavano così: "Scanzi sarebbe abituato a pratiche sadomaso, contento a prenderlo nel c**o da Conte, bravo solo a leccare". E ancora: "Scanzi è un fascistello, fascista, faccia di m**a, cervellino sifilitico, povero demente, capretta molesta".

 

 

"Scanzetto - commenta il deputato su Twitter dove condivide la notizia - le prova tutte pur di racimolare qualche spicciolo. Evidentemente al 'Misfatto Quotidiano' è sottopagato". Per i due non è la prima discussione. Il 29 ottobre scorso di fronte al Tribunale di Enna il critico d’arte venne assolto dall’accusa di diffamazione. Anche in quell'occasione non si pronunciò con parole al miele: "La vittoria contro Scanzi? Non so nemmeno di che vittoria si tratti. Ne ho vinte così tante…".

 

 

E ancora, eccolo rincarare la dose: "Per ciò che concerne Scanzi, anzi Scarsi, che peraltro non conosco perché l’ho sempre visto in televisione, è uno che ha una dimensione molto modesta, convinto di essere chissà chi. Non penso di aver detto nulla di meno o di più di quello che è lui veramente. Difficile diffamare uno che non vale niente”.