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Ivan Vavassori, "ferite varie e...": ecco che fine ha fatto il calciatore volontario in Ucraina

Ivan Luca Vavassori era stato dato per disperso, ma dopo oltre due giorni è riapparso sui social per rassicurare tutti. L’ex calciatore di 29 anni si è arruolato come volontario nelle brigate internazionali per combattere in difesa dell’Ucraina, che da due mesi deve fare i conti con l’invasione russa ordinata da Vladimir Putin. A partire da domenica 24 aprile non si avevano però più sue notizie, dopo che due convogli sono stati distrutti dall’esercito russo nei pressi di Mariupol.

 

 

Sono vivo - ha fatto sapere Ivan - ho solo la febbre molto alta, alcune ferite in varie parti del corpo. Per fortuna nulla di rotto”. Nella storia pubblicata su Instagram l’ex portiere ha anche ringraziato tutti i follower che si sono preoccupati per lui negli ultimi giorni: “Grazie per i messaggi di supporto che mi avete mandato”. Nato in Russia, il 29enne era stato adottato da Pietro Vavassori, ex patron della Pro Patria, e da Alessandra Sgarella, imprenditrice piemontese sequestrata dalla ‘ndrangheta negli anni ’90 e venuta a mancare nel 2011.

 

 

Prima che Vavassori desse sue notizie, i gestori delle sue pagine social avevano pubblicato un messaggio che aveva fatto temere il peggio: “Ci dispiace informarvi che la scorsa notte durante la ritirata di alcuni feriti in un attacco a Mariupol due convogli sono stati distrutti dall’esercito russo. In uno di questi c’era forse anche Ivan, insieme col 4º Reggimento. Stiamo provando a capire se ci sono sopravvissuti”.