Ambientalismo. Un tema che divide. Impossibile negare i cambiamenti climatici, sono sotto gli occhi di tutti. Più difficile, al contrario, determinarne le origini: tutta colpa dell'uomo? Oppure un normale ciclo naturale? Ai posteri l'ardua sentenza.
Di sicuro in questi giorni, tra siccità, temperature estreme e la tragedia alla Marmolada, le polemiche sono esplose e il tema è, giustamente, tornato al centro dell'attenzione. E quando si pensa all'ambiente, alle politiche green, viene subito in mente un nome: Greta Thunberg, la giovanissima attivista svedese diventata una sorta di super-star planetaria nonché paladina del movimento ecologista.
E anche lei, anche Greta, è una figura che divide: c'è chi la ama, c'è chi la odia, c'è chi la segue e c'è chi la critica. E tra chi la critica, da tempo, figura Maria Giovanna Maglie, la vulcanica giornalista, una che dice sempre quel che pensa. E in questo caso, le bastano due fotografie e pochi caratteri digitati a tastiera.
Siamo su Twitter, ed ecco due foto. Nella prima Greta Thunberg e Arnold Schwarzenegger, all'Austrian R20 World Summit", incontro tutto dedicato alle politiche dedicate all'ambiente. Nella seconda, lo stesso Shwarzy intento a salire a bordo della sua "modesta" automobile, che in verità assomiglia di più a un tank. Insomma, niente di "green". E la Maglie, davanti all'evidenza fotografica, commenta laconica: "Ma quella va a vapore", e il riferimento è all'auto. Cialtroni di qua e di là dell'oceano". Cala il sipario.