Il filosofo

Massimo Cacciari, voto e subito crisi? "Trattamento sanitario obbligatorio..."

Enrico Letta e Carlo Calenda, dopo giorni di tira e molla, hanno suggellato il patto pre-elezioni. Eppure, come ricorda Massimo Cacciari, è troppo presto per cantare vittoria. Sì - premette-, è vero che era "inevitabile. O si decideva per il suicidio o si cercava l'intesa più ampia attorno al Pd di tutte le forze di centro. Non c'era alternativa per essere competitivi con le destre. Ma a Letta non basta Calenda. Deve sistemare anche Di Maio, considerando i due o tre voti che porta. E non può rinunciare neppure a Renzi". Insomma, quella che delinea il filosofo sulle colonne della Stampa è una maxi ammucchiata, perché al segretario del Partito democratico "serve di tutto". Il malcontento secondo l'ex sindaco di Venezia è tanto e non basta un'alleanza con Azione. 

 



"La sinistra non esiste più - tuona ancora -. Quel che c'era di sinistra è andato a pu***ne con la guerra e con l'emergenza sanitaria". L'unica cosa buona? L'agenda Draghi. Il patto a sinistra non ha comunque spaventato Giorgia Meloni. Per Cacciari la leader di Fratelli d'Italia "sapeva anche lei che finiva così. Mica potevano arrendersi e dargliela vinta senza fare la partita. La leader di Fratelli d'Italia si sta muovendo con intelligenza, ma il tempo è poco, la diffidenza di autorità europee, finanziarie e americane difficile da superare. Letta insisterà su questo tasto, ma deve evitare di fare casino con gli alleati e deve essere bravo a nascondere lo stato di costrizione che li tiene assieme". La sfida è comunque apertissima, "tutti puntano al centro, motivo per cui la vittoria di Meloni non è sicura".

 

 

In caso di trionfo di centrodestra, con ogni probabilità sarà la leader di FdI a scegliere il premier. Ma in caso di vittoria della sinistra? "Letta va a Palazzo Chigi" e se Calenda dice no e fa a crisi, "Mattarella non dovrebbe chiamare Draghi o sciogliere le Camere, dovrebbe chiamare un'ambulanza e sottoporre tutti a un trattamento sanitario obbligatorio".