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Bruno Vespa avverte Giorgia Meloni: "Cosa non le perdoneranno"

Giorgia Meloni si appresta a guidare il nuovo governo e il Paese. I numeri sono tutti dalla sua parte e non solo. Da giorni la leader di Fratelli d'Italia ha collezionato elogi da ogni dove. Lo stesso Bruno Vespa non può che complimentarsi per l'esito delle elezioni, notando che la sua sarà una presidenza del Consiglio diversa. E non, mette in chiaro, "perché è la prima donna a occupare quell'incarico nella storia della Repubblica", ma perché "è il primo premier di destra che ha vinto con largo margine le elezioni restando coerentemente all'opposizione".

 

 

Questo anche quando gli alleati, Matteo Salvini e Silvio Berlusconi, erano al governo. Eppure quello della leader di FdI è un percorso tutto in salita. Oltre alla crisi economica ed energetica in cui è piombata l'Italia, Vespa ricorda che "quel che è stato generosamente perdonato agli altri non lo sarebbe a lei". E la Meloni lo sa bene, al punto che "vuole dimostrare che i Migliori - senza ironia - possono sedere anche in un Consiglio dei ministri presieduto da una donna di destra".

 

 

Da qui l'accurata ricerca dei ministri. La Meloni punta a profili di alta caratura, "anche al di fuori del suo partito e dei partiti alleati". Ma proprio su questo fronte subentrano nuovi ostacoli. "È difficile - prosegue la firma del Giorno - spiegare a legittimi aspiranti di Fratelli d'Italia che debbono aspettare ancora un giro perché la loro leader vuole qualcuno più bravo". In particolare alla leader preme far sedere due persone di riconosciuta statura internazionale agli Esteri e agli Affari europei, "perché oggi più che mai - conclude - il vero ministro degli Esteri è il premier o il presidente della Repubblica. E la faccia della Meloni sarà dappertutto e lei non vuole perderla".