Siamo a DiMartedì, il programma condotto da Giovanni Floris su La7, la puntata è quella di martedì 8 novembre. Ospiti in studio e sul metaforico ring due galletti quali Michele Santoro e Carlo Calenda, il leader d'Azione.
E la fucilata la spara il teletribuno, che ragiona sulla sinistra italiana e sulla sua frammentazione, tra partiti, partitini e scissioni. "Molti di voi pensano di essere leader. In questo momento la sinistra in Italia non ha leader. Ha mezzi leader, lei è uno di questi dei mezzi leader", picchia subito durissimo Santoro contro Calenda.
"Anche un quarto", replica ironico il leader centrista. "Anche un quarto, un terzo. Quindi lo sgretolamento dipende dal fatto che il partito non si è rinnovato", aggiunge Santoro. Dunque, Calenda replica: "È come se io dicessi che lei è un mezzo giornalista. Uno può discutere se uno accetta che l'altro è meritevole di rispetto. Se io esordisco dicendo che in Italia non ci sono giornalisti, solo mezzi giornalisti. Lei è un grande giornalista, ha fatto la storia della tv italiana. Io mi sto battendo per fare il leader politico e sto provando a fare politica in Italia", rimarca. E la tensione si taglia con il coltello...