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Luca Ricolfi contro Elly Schlein: "Si è già fratoiannizzata"

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La sfida al centrodestra è tutta in salita per Pd e Movimento 5 Stelle. "Il vero problema è che, senza un’alleanza con il Terzo polo, potrebbe risultare difficile conquistare la maggioranza degli elettori", analizza Luca Ricolfi. Il sociologo mette sotto la lente di ingrandimento i rapporti dall'altra parte della barricata, quella del centrosinistra. A suo dire "un’alleanza organica, in vista di un futuro governo progressista, è pensabile solo senza Calenda e Renzi". Il motivo è semplice: "Conte e Schlein sono già ampiamente 'fratoiannizzati'. Con Fratoianni non ci sono problemi". 

 

 

A mettere i bastoni tra le ruote a un'eventuale unione, temi che stanno a cuore ai cittadini. E più reali che mai, come "le politiche economico-sociali: voucher, contratti a tempo determinato, reddito di base". Eppure quella delle alleanze non è l'unica grana che la neo leader dem dovrà affrontare. Intervistato dal Giornale, Ricolfi si dice convinto che "nel breve periodo", quella minoranza ora alla guida del Pd "dovrebbe bastare" per tenere lontane le divergenze. "Ma, alla prima sconfitta elettorale, le correnti torneranno ad alzare la testa. E non è detto che, a quel punto, cattolici e riformisti non alzino la testa".

 

 

Per non parlare poi delle tre battaglie della Schlein: immigrazione, sicurezza e utero in affitto. Boomerang che rischiano di essere letali per il Pd, dato che "su molti temi la maggioranza degli italiani non la pensa come lei". Quanto all’opposizione urlata, però, "mi spiace doverlo dire ma, secondo me, può funzionare: con Elly Schlein, la sinistra ha la storica occasione di resuscitare quel 'complesso dei migliori' che Veltroni e Renzi avevano provato a mandare in soffitta".


 

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