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Francesca Pascale, il passo indietro: "Perché non vado ai funerali di Berlusconi"

"È triste, ho un peso sul cuore". Nonostante la loro relazione sia finita da tempo, Francesca Pascale non può che piangere la morte di Silvio Berlusconi. Legati per oltre dieci anni, l'imprenditrice oggi in piazza contro il governo ammette che "è un po’ come se avessi perso di nuovo mia madre: quello fu un vuoto devastante". Per la Pascale il Cav è stato anche una guida. E certo, ammette a Repubblica, "mi ha dato tanto, non solo per gli agi, il lusso che in quegli anni ho visto. Io parlo del mondo che mi ha fatto conoscere, degli scenari in cui mi sono ritrovata. Quante cose ho vissuto, forse essere incosciente, così piccola, mi ha aiutato...".

 

 

Insomma, per la Pascale quella arrivata ieri è stata una notizia "choc". E poco importa se da mesi la sua vita sia radicalmente cambiata, "perché siamo esseri umani: e se c’è stato l’affetto, un sentimento profondo a legare due persone, non lo puoi resettare, non siamo robot. Poi, onestamente, con Berlusconi potevi scontrarti, litigare, ma era difficile cancellarlo per sempre. Lo amavi o lo odiavi. Ed io investita di tutto, ovvio. Era la mia vecchia vita, oggi è morta con lui".

 

 

Non solo perché ha sposato Paola Turci, ma anche perché da tempo è a fianco di chi si scaglia contro l'attuale esecutivo. Così, alla domanda se mercoledì andrà ai funerali di Stato, la Pascale non attende a rispondere: "Sono ancora scossa. Ma saranno funerali di Stato, saranno migliaia. E io sarò una dei tanti a salutarlo. Una donna che ha fatto un suo percorso, è andata per la sua strada, serena. Ma lui aveva un suo amore per la vita, credo che in fondo lo capisse".