L'ultimo fronte

Ghali, il Fatto Quotidiano accusa Repubblica: "L'hanno censurato"

Dopo la polemica per quel "Stop genocidio" al termine della sua esibizione al Festival di Sanremo nella serata finale, ora Ghali è finito al centro di un altro caso. "Un mistero che si è consumato venerdì scorso, dopo le 23, a Festival ancora in corso, ma a Roma. Ai piani alti del palazzo a vetri di Repubblica, diretta da Maurizio Molinari", secondo quanto scrive il Fatto quotidiano.

Nell'articolo si legge che poco prima della chiusura del giornale, in pagina, è prevista una intervista a Ghali. "Ed è proprio a sera tarda che l’intervista esce dal giornale, per ordine della direzione del quotidiano fondato da Eugenio Scalfari. Perché? Perché il messaggio – una sorta di esortazione alla pace – non conteneva riferimenti (e condanne) alla strage del 7 ottobre, e dunque ad Hamas".

 

 

Anche nella sala stampa dell'Ariston, riporta il Fatto, non si parla d'altro: "Che fine ha fatto l’intervista a Ghali? Insomma, lui l’ha rilasciata". E il suo entourage conferma: "Sapevamo che l’intervista sarebbe uscita il sabato, ma poi non è successo". E infatti sabato 10 febbraio l'intervista a Ghali non c'è. "Secondo lo staff, l’artista viene ricontattato dalla redazione con la richiesta di aggiungere una domanda, sugli attacchi di Hamas del 7 ottobre", si legge sul quotidiano diretto da Marco Travaglio. "Richiesta che Ghali – o il suo staff – ha respinto. Anche perché l’intervista concordata era su Sanremo".

 

 

Ma ecco la risposta dei diretti interessati al Fatto: "La direzione di Repubblica precisa che non è stata mai fatta alcuna censura contro il cantante Ghali, gli è stato invece chiesto di rispondere a una domanda sulle polemiche seguite al suo primo intervento a Sanremo in merito al mancato riferimento al 7 ottobre e lui ha scelto di non farlo. Pubblichiamo sul nostro sito l’intervista in questione che aspetta la sua risposta su questo tema perché il dialogo fra prospettive diverse arricchisce tutti".