"Una cosa è il confronto aspro, una cosa è distruggere negozi di persone che non c'entrano nulla con la causa palestinese, sono persone generalmente per bene che fanno il loro lavoro": Paolo Del Debbio lo ha detto a Dritto e Rovescio su Rete 4 durante il confronto con Jamal Favelas Jflous a proposito delle manifestazioni pro Pal dei giorni scorsi. E l'ospite, in collegamento con il talk, ha risposto: "No certo, mi dispiace, ma comunque non possiamo mettere a paragone una vetrina con quello che sta succedendo".
"Ho capito - ha controbattuto il conduttore - ma per quello lì la vetrina vuol dire che per un bel po' di tempo deve mettere da parte i soldi per rifarla". "Certo, le manifestazioni sono questo, purtroppo è così, la gente arriva che è inca**ata nera per un pensiero", ha insistito Jflous. Che ha aggiunto: "A manifestare e protestare c'erano un sacco di italiani, non solo ragazzi di seconda generazione o pseudo-maranza come li chiamano i giornalisti. Sicuramente stavano protestando per una roba che è sentita".
"Noi arabi - ha proseguito l'ospite di Del Debbio - questa cosa qui la vediamo da tanti anni. Io come mio padre, come mio nonno, io sono metà marocchino metà egiziano. La manifestazione è fatta proprio per farsi sentire, spaccare tutto è una conseguenza, sappiamo benissimo che non è la cosa giusta, però quando non si dà ascolto alle persone è normale che succeda questo".
Perché distruggere le vetrine dei negozi durante le manifestazioni?
— Dritto e rovescio (@Drittorovescio_) September 25, 2025
Il botta e risposta tra Jamal Favelas Jflous e Paolo Del Debbio a #drittoerovescio pic.twitter.com/9htiOffnAz