Le immagini delle esecuzioni di massa perpetrate da Hamas dovrebbero indignare e scuotere le coscienze. Anche di quelli che da settimane stanno scendendo nelle piazze italiane per schierarsi contro Israele, al fianco dei gazawi. Ma quegli orrori per alcuni sono - in sintesi - semplicemente cose che capitano. Già - questo il teorema - dopo anni di dominazione straniera non può essere altrimenti. Anni paragonabili, secondo loro, a quanto accaduto in Italia durante la Seconda Guerra Mondiale, quando i partigiani giustiziarono sommariamente coloro che reputavano essere collusi in qualche modo con il regime fascista.
Giuseppe Flavio Pagano è uno dei leader pro-Pal più seguiti in Italia, vanta più di 66mila follower su Instagram. In una delle sue storie, ecco che ha pubblicato un lungo messaggio destinato a far discutere. A indignare. "Chi si scandalizza e si straccia le vesti per le esecuzioni sommarie in strada a Gaza da parte delle brigate al Qassam non ha studiato mezza pagina di storia, o è in malafede, o entrambi - ha spiegato -. Queste pagine noi le abbiamo viste pari pari durante la Resistenza italiana. Sono episodi che tendiamo a non raccontare nelle pubbliche cerimonie, perché è passata l'idea che la Resistenza si è fatta con atti di gentilezza e mazzi di fiori".
E ancora: "Dopo vent'anni di regime e mesi di violenze dell'occupazione nazifascista, molti partigiani scelsero di vendicarsi senza attendere i processi. L'esecuzione di Benito Mussolini e Claretta Petacci a Giulino di Mezzegra nel 1945 fu l'episodio più simbolico, ma in molte zone, soprattutto del Nord, si consumarono vendette locali. Nel cosiddetto 'Triangolo della Morte' emiliano - tra Reggio Emilia, Modena e Bologna - centinaia di persone accusate di aver sostenuto il fascismo, furono uccise sommariamente. Non sono cose di cui vantarsi, ma sono eventi che accadono, e su cui poi abbiamo costruito una democrazia (per dire)". Insomma, cose che capitano. Orrori che andrebbero compresi: legare, fa inginocchiare e sparare in testa a un uomo sarebbe un gesto che trova profonde giustificazioni storiche. Semplicemente indegno.