"Quello su cui dobbiamo riflettere è che il giornalismo d'inchiesta è sempre più difficile farlo e si costruisce intorno ai giornalisti critici un isolamento fatto di leggi bavaglio, rifiuto del governo di confrontarsi col giornalismo considerato critico, la riduzione della figura del giornalista a opposta fazione, quindi a militante politico di uno schieramento avverso, eccesso di disintermediazione...": Corrado Formigli lo ha detto in collegamento con Omnibus su La7 commentando l'attentato contro il giornalista Sigfrido Ranucci.
Il conduttore di PiazzaPulita, però, ha aggiunto che tutto questo "è cominciato da prima del governo Meloni, con Renzi e Beppe Grillo anche". In ogni caso, ha proseguito, "tutto questo dà un segnale di debolezza del giornalista, lo si considera soltanto un rompiscatole". Formigli, poi, ha criticato l'uscita della segretaria del Pd Elly Schlein, che a proposito dell'atto intimidatorio nei confronti di Ranucci ha parlato di "democrazia a rischio con la destra al governo", puntando il dito proprio contro la maggioranza guidata da Giorgia Meloni.
"Da qui al fatto che un giornalista si trovi fatto bersaglio di gesti ostili e attacchi il passaggio c'è, ma dire che la bomba a Ranucci l'ha messa Giorgia Meloni è sbagliato - ha detto Formigli -. L'opposizione deve fare l'opposizione, ma fare l'opposizione per esempio significa battersi in maniera concreta al controllo politico scandaloso che c'è oggi. Un'opposizione responsabile, più che gridare in modo propagandistico contro la destra, dovrebbe scendere in piazza e mobilitare i cittadini per fare una legge di riforma della Rai".
"Sbagliato": attentato a Ranucci, Formigli bacchetta Schlein. Il video di Omnibus