La sinistra osteggia l’autonomia, ma con l’autonomia (anche) il carburante costa meno, e in Friuli Venezia Giulia, regione a statuto speciale, lo sconto può arrivare fino a 44 centesimi al litro per la benzina e a 37 per il gasolio: la riduzione dei prezzi - si capisce - vale per i residenti. Spieghiamo. Il Friuli Venezia Giulia, tramite una specifica delibera, applica mensilmente un’agevolazione sul costo dei carburanti, e fino al 28 febbraio, per i residenti in “zona 1” - nei comuni in posizione più svantaggiata, montani o particolarmente isolati - la riduzione della benzina sarà di 29 centesimi al litro, e quella del gasolio di 20. Nei Comuni della “zona 2” invece, quelli che non sono in posizione sfavorevole- lo sconto sulla verde è di 22 centesimi, e 16 sul diesel.
Ora la giunta presieduta dal leghista Massimiliano Fedriga, sulla base della legge regionale 14 del 2010 modificata dalla 11 del 2011, ha introdotto un’ulteriore riduzione dei costi, 10 centesimi al litro, per chi risiede in “zona zero”, ossia entro 10 chilometri dal confine con la Slovenia e l’Austria, e si tratta di un fatto tutt’altro che marginale dato che i comuni interessati sono 74 su 215. Se poi si aggiunge un altro sconto, quello di 5 centesimi al litro per i possessori di auto ibride indipendentemente dal luogo di residenza purché sia all’interno della regione, ecco che come dicevamo la verde viene a costare 44 centesimi in meno rispetto alle regioni a statuto ordinario, e il diesel 37.
Il Friuli Venezia Giulia ha deciso di inserire lo sconto di “zona zero” per evitare il “turismo del pieno”, l’andirivieni con la Slovenia (e in misura minore con l’Austria) dove il prezzo del carburante è nettamente inferiore: in Slovenia il costo medio della benzina in questi giorni è di 1.3 euro al litro- tra ottobre e dicembre il prezzo minimo è stato 1.24 e il massimo 1.48- mentre nel Triestino e nel Goriziano, consultiamo i costi in tempo reale sul web, la forbice è tra 1.7 e 1.9. In Slovenia, verde e diesel erano crollati da metà dicembre in poi, fino alla leggera risalita di gennaio. In Austria, meno battuta dai frontalieri della benzina, i prezzi oscillano tra 1.5 e 1.7.
PREZZI CONCORRENZIALI
«I dieci centesimi di sconto-extra», ha detto il governatore Massimiliano Fedriga, «sono stati introdotti per venire incontro alle esigenze delle famiglie più in difficoltà. Stiamo investendo molte risorse per salvaguardare il nostro tessuto economico e sociale».
L’assessore all’Ambiente, Fabio Scoccimarro, ha sottolineato che «in Friuli Venezia Giulia si potrà fare rifornimento a un prezzo concorrenziale rispetto agli Stati confinanti.
L’obiettivo è quello di mantenere le risorse economiche nel nostro Paese, limitando il turismo del pieno che nuoce anche all’ambiente». Come si fa a verificare chi ha diritto agli sconti? Semplice, i residenti hanno una tessera a cui nei prossimi mesi la Regione affiancherà un’app sullo smartphone. Ricapitolando: i residenti in Friuli Venezia Giulia che non abitano a ridosso del confine sloveno pagano stabilmente il carburante 1.5-1.6 euro circa al litro.
Gli altri da 1.3 a 1.5. Sono le maggiori risorse trattenute sul territorio rispetto alle regioni a statuto ordinario che consentono al Friuli Venezia Giulia di agevolare i concittadini. Gli amministratori di sinistra del Sud (ma non solo) definiscono l’autonomia la «secessione dei ricchi» e lo fanno per alzare una cortina fumogena sugli sprechi di cui spesso si rendono responsabili anche a danno di chi li ha votati. Qualcuno per confondere i meno informati la definisce «indipendenza», un «provvedimento spacca-Italia», per i politici del Pd (quasi tutti), dei 5Stelle e per gli Speranza di turno. Che con l’autonomia si risparmi, a patto che le regioni siano virtuose, a questi non interessa. Non li riguarda.