E adesso? «È la 135esima assoluzione di Silvio Berlusconi su 136 processi», esclama durante il suo intervento nell’aula della Camera, Alessandro Cattaneo, capogruppo di Forza Italia. Tutta la maggioranza si alza e applaude. «Chiediamo la calendarizzazione della Commissione d’inchiesta sull’uso politico della magistratura», annuncia Cattaneo, «vogliamo fare chiarezza su 25 anni di lotte giudiziarie che nulla avevano a che vedere, nel merito. Pretendiamo la verità su una persecuzione inaccettabile.
Queste ingiustizie sono state affrontate sempre a testa alta», va avanti Cattaneo, «e si concludono com’era giusto che fosse, con un’assoluzione piena, inequivocabile. Giustizia è fatta, ma un dato resta: la riforma della giustizia è quanto mai urgente, e Forza Italia lavorerà per portarla a compimento». Il ddl che punta a introdurre la Commissione è stato presentato a inizio legislatura, primo firmatario Pietro Pittalis. Gli “azzurri” vorrebbero procedere a marce forzate, ma Fratelli d’Italia frena: «Non è il momento, e non è la priorità», riferisce un “big” del partito. Che sottolinea: «Non è una proposta sul tavolo. Anche nella scorsa legislatura era arrivata una richiesta del genere ma non è stata mai calendarizzata». Si vedrà.
ECCO LA SINISTRA
Le opposizioni, nel dubbio, passano subito all’attacco. La capogruppo grillina del Senato, Barbara Floridia, dichiara: «A quelli di Forza Italia e della maggioranza la sentenza di assoluzione di Berlusconi ha dato alla testa. La loro Commissione d’inchiesta è pericolosa e puzza lontano un miglio di una resa dei conti contro la magistratura. Fanno di un fatto personale che riguarda il loro capo un caso politico», aggiunge la grillina, «rigettando il Paese in un dibattito di oltre 15 anni che speravamo di esserci lasciati alle spalle». Vien da chiedersi chi l’abbia creato e alimentato quel “dibattito”, ma andiamo avanti.
Poteva mancare il Pd? No, però non ne avremmo sentito la mancanza.
Ecco l’eurodeputato Pierfrancesco Majorino, fresco di bocciatura da parte dei lombar«A quelli di Forza Italia e della maggioranza la sentenza ha dato alla testa. La Commissione d’inchiesta è pericolosa e puzza lontano un miglio di una resa dei conti contro la magistratura» Barbara Floridia, M5S di: «Vedere dei parlamentari in estasi per l’assoluzione di Berlusconi è sconfortante», però per molti elettori lo è stato anche andare a votare Majorino domenica scorsa, e infatti tanti sono rimasti a casa o hanno votato altro. Majoino riattacca: «Sentire la Meloni felice per l’assoluzione di uno che solo pochi giorni fa prendeva a schiaffi lei e tutto il governo sull’incontro con Zelensky è altrettanto sconfortante». Gli schiaffi, invero, li ha presi il centrosinistra. Poi “Minorino” vuole entrare nel tecnico: «Sarà interessante leggere le motivazioni, ma sembra che l’assoluzione si basi su questioni formali, e ora Forza Italia ha preso la palla al balzo per fare richieste ridicole e pericolose».
Arriva anche il commento della candidata alla segreteria dem Elly Schlein: «Incredibile stare ancora qui a parlare di Berlusconi». Eppure qualcuno finora ne ha parlato. Chi? Salta fuori il padre putativo di Soumahoro, Angelo Bonelli: «Restano le menzogne, è un’assoluzione per cavilli». Detto del messaggio della Meloni («un’ottima notizia che mette fine a una lunga vicenda giudiziaria che ha avuto importanti riflessi nella vita politica e istituzionale italiana, rivolgo al presidente Berlusconi a nome mio e del governo un saluto affettuoso»), ecco il commento del ministro Matteo Salvini: «Sono felice, dopo annidi sofferenza, insulti e inutili polemiche».
«ACCUSE TERRIBILI»
Uno dei primi interventi è quello degli eurodeputati di Fi: «Si è rivelato l’ennesimo tentativo, non riuscito, di colpire un leader politico. Quanti italiani al suo posto avrebbero resistito davanti ad accuse terribili, spese giudiziarie e criminalizzazione? Chiunque, al suo posto, avrebbe mollato, distruggendo la propria vita». Nell’opposizione c’è anche chi va controcorrente, come la senatrice di Azione-Italia Viva Raffaella Paita: «L’assoluzione di Berlusconi è una buona notizia per lui ma soprattutto per le istituzioni». Perla senatrice forzista Stefania Craxi «l’accanimento dei giudici è stata una pagina nera nella storia della Repubblica, e nessuno verrà chiamato a risarcire i guasti prodotti».