Ucraina, un anno di guerra mese per mese. Il peggio sta per arrivare?

È ormai trascorso un anno dall’invasione russa dell’Ucraina: il 24 febbraio 2022 Vladimir Putin ordinò alle truppe di Mosca di dare inizio alla guerra. Anche se in Russia si è sempre parlato di “operazione militare speciale”. In quel momento sono iniziati gli attacchi via terra e i bombardamenti di decine di città ucraine. Da allora, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky si è sempre rifiutato di scappare all’estero e ha deciso di restare nel suo Paese. Quella che però, nelle intenzioni del presidente russo, sarebbe dovuta essere un’operazione lampo si è trasformata poi in una guerra di logoramento. Gli ultimi passaggi, la visita a sorpresa di Joe Biden a Kiev, la furibonda reazione del Cremlino e il discorso di Vladimir Putin alla Russia. Lo zar ha sventolato la minaccia nucleare, accusato l'Occidente di aver iniziato questa guerra e promesso che andrà fino in fondo. E insomma, sullo sfondo resta l'inquietante sensazione che a un anno dal suo inizio, questa guerra possa fare un drammatico "salto di qualità".

LE TAPPE DEL CONFLITTO
Marzo 2022: le forze russe conquistano Zaporizhzhia, sede della più grande centrale nucleare d’Europa, e l’Ucraina accusa Mosca di aver bombardato un teatro a Mariupol con al suo interno decine di bambini. Sul fronte dei media, fa discutere il gesto della giornalista russa Marina Ovsyannikova, apparsa sulla tv di Mosca con un cartello in cui chiede di fermare la guerra e di non credere alla propaganda del Cremlino. Comminate anche le prime sanzioni Ue contro le banche russe.

Aprile 2022: a Bucha, dopo la riconquista ucraina della città, vengono scoperti i cadaveri di decine di civili giustiziati per strada dalle truppe russe. Il Cremlino, però, nega qualsiasi tipo di responsabilità. In questo stesso mese, le forze ucraine sostengono di avere affondato con due missili l’incrociatore Moskva nel Mar Nero. Intanto inizia l’attacco russo sull’est dell’Ucraina e sul Donbass e Putin dichiara “liberata” la città di Mariupol. Le truppe ucraine, in realtà, continueranno a resistere nell’acciaieria di Azovstal per diversi giorni ancora.

Maggio 2022: durante la parata per celebrare la vittoria della Russia nella Seconda guerra mondiale, Putin parla dell’operazione militare, definendola necessaria per difendersi dalla Nato. A Mariupol, invece, dopo l’occupazione russa si raggiunge una tregua temporanea, che consente l’evacuazione dei primi 264 militari ucraini dall’acciaieria Azovstal.

Giugno 2022: i russi bombardano il centro commerciale di Kremenchuck, nell'Ucraina centrale, provocando decine di morti e feriti. Kiev invece effettua più di 10 attacchi di precisione sull'Isola dei Serpenti, colpendo un sistema missilistico antiaereo russo. Intanto i Paesi del G7 chiedono a Mosca "di cessare urgentemente, senza condizioni, i suoi attacchi a infrastrutture agricole e di trasporto e di consentire il libero passaggio del grano dai porti ucraini nel Mar Nero”.

Luglio 2022: Mosca limita fortemente le forniture di gas russo all'Europa, mentre il presidente turco Erdogan fa sapere che la Turchia mantiene aperti i canali di dialogo per un’eventuale trattativa tra le parti in guerra. Proprio lui, insieme al segretario generale dell’Onu Guterres, riesca a trovare una prima intesa tra le parti col cosiddetto accordo sul grano: un patto per lo sblocco del grano ucraino attraverso il Mar Nero.

Agosto 2022: i russi accusano le forze ucraine di aver sparato "molto vicino" alla centrale nucleare di Zaporizhzhia. I colpi avrebbero raggiunto il tetto di una struttura dell'impianto con all’interno materiale radioattivo per alimentare i reattori. Intano le prime navi cariche di cereali lasciano i porti ucraini. Il 20 agosto muore in un attentato Darya Dugina, la figlia dell'ideologo russo Alexander Dugin.

Settembre 2022: Nel suo ultimo discorso alla nazione il presidente russo Vladimir Putin parla di minaccia nucleare e annuncia la mobilitazione parziale dei riservisti. Cosa che spinge ben 260mila russi ad abbandonare il Paese per evitare l’arruolamento. Intanto si tengono i referendum nelle regioni di Donetsk, Lugansk, Zaporizhzhia e Kherson. Nello stesso periodo si aprono delle falle nei gasdotti sottomarini Nord Stream 1 e 2, a pochi chilometri dalle coste danesi, con le condotte che arrivano a disperdere grandi quantità di metano nel mare Baltico. Diversi Paesi accusano Mosca di “sabotaggio”.

Ottobre 2022: Zelenksy accusa la Russia di aver “utilizzato più di 400 droni iraniani contro l'Ucraina". Negli stessi giorni viene fatto saltare il ponte sullo stretto di Kerch, che collega la Russia alla Crimea, un atto di cui Mosca ritiene responsabile Kiev. In questo mese Zelensky si congratula con Giorgia Meloni dopo la vittoria alle elezioni e la formazione del nuovo governo. Meloni ribadisce il sostegno italiano a Kiev: "L'Italia è e sarà sempre dalla parte del coraggioso popolo ucraino che lotta per la sua libertà e per una giusta pace”.

Novembre 2022: la Russia intensifica gli attacchi verso le infrastrutture ucraine, lasciando più di 10 milioni di persone senza luce, riscaldamento e acqua. Tra gli impianti bombardati c’è l'acquedotto Dnipro-Mykolaiv nella regione di Kherson. Nel mirino anche un deposito petrolifero nell'Oblast di Bryansk in Russia, dove divampa un incendio di origine sconosciuta dopo l’attacco di due droni.

Dicembre 2022: Vladimir Putin firma un decreto su misure speciali in risposta all'introduzione da parte di alcuni Stati di un price cap al greggio russo e ai prodotti petroliferi. Intanto Meloni sente Zelensky al telefono e gli rinnova il pieno sostegno dell’Italia, anche per quel che riguarda il ripristino delle infrastrutture energetiche e la futura ricostruzione dell'Ucraina. Il presidente russo vede il leader bielorusso Aleksandr Lukashenko a Minsk.

Gennaio 2023: gli Stati Uniti si dicono pronti a inviare a Kiev i carri armati Abrams M1, mentre la Germania, dopo vari tira e molla, si decide a inviare i Leopard. In Ucraina scoppia invece lo scandalo corruzione, con diversi membri del governo licenziati o costretti a dimettersi. La Russia fa sapere che l'acciaieria Azovstal di Mariupol è troppo danneggiata per essere riportata in funzione.

Febbraio 2023: secondo il Financial Times "i russi stanno ammassando caccia ed elicotteri al confine con l'Ucraina per sostenere la nuova offensiva di terra". Intercettati, e in parte abbattuti, anche sei presunti palloni-spia sulla capitale ucraina. Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov accusa l’Occidente di non mostrare alcuna apertura a iniziative di pace sulla situazione in Ucraina: "Finora non c'è volontà o apertura nei confronti di iniziative di pace da parte dell'Occidente intero". Biden visita Kiev per la prima volta dall'inizio del suo mandato. Si dicute della possibile fornitura di jet e caccia militari all'Ucraina, mentre la Cina potrebbe considerare di fornire arsenali alla Russia.