Nel nostro stravagante Paese succedono cose inspiegabili. Un esempio. Si dice da sempre che la disoccupazione è una piaga inguaribile, sorella della povertà. Ovvio, chi non lavora non incassa una lira (reddito di cittadinanza a parte) e pertanto è in bolletta nera, fatica a campare, in una parola è infelice. Ovvio. Ma non esiste una analisi seria che esamini le cause che impediscono di sgobbare e quindi di guadagnare il necessario per vivere decentemente. Eppure non è difficile capire perché molta gente è costretta a girarsi i pollici per ingannare il tempo, anziché gettarsi sul mercato. La scuola non sempre è un aiuto, mancano gli istituti professionali che agevolino ragazzi e ragazze a imparare un lavoro. È evidente che chi non padroneggi un mestiere fatica o non riesce a trovare un posto che garantisca una paga decente. Uno dice: purtroppo sono disoccupato benché non mi manchi la voglia di darmi da fare. La osservazione è la solita: in che ramo sei specializzato? Risposta: in niente. E allora figliuolo quale impiego ti posso offrire?
Questa purtroppo è la situazione che crea vuoti nel mondo della operosità. Spesso le televisioni e i giornali dedicano interventi su tale tema, ma le risposte correnti sono evasive. Specialmente, ma non soltanto, al Sud il problema è drammatico. Infatti le aziende hanno bisogno di uomini e donne che sappiano cavarsela in una qualsivoglia attività, però personale attrezzato per ricoprire un ruolo non c’è. Non basta la buona volontà per trovare una collocazione in un settore specifico. Anche per svolgere l’attività del pizzaiolo serve un minimo di esperienza, altrimenti resti a casa e ti fai mantenere dai genitori pensionati al minimo. O questi concetti ti entrano in testa, se non senti l’esigenza di maturare una abilità in qualunque settore oppure rimarrai a piedi vita natural durante. Fino a ieri i nullafacenti hanno ottenuto il reddito di cittadinanza, da ora in poi l’assegno dello Stato non sarà più corrisposto e molta gente sarà in difficoltà. Tuttavia per uscire dalla disperazione c’è solo un modo: apprendere un’arte sia pure manuale. Dopo di che qualcuno che ti assuma non manca mai.
Infine mi domando come sia possibile che questo Paese stravagante, stando alle ultime notizie, promuova l’ingresso sulla nostra terra di almeno 200 mila uomini e donne ogni anno provenienti dal Terzo mondo allo scopo di affidare loro il compito di colmare il vuoto di manodopera che fa soffrire l’economia nazionale. La contraddizione è evidente. Prima ci dicono che la penisola è piena di disoccupati che in qualche modo dobbiamo mantenere, poi però ci impongono di ospitare migliaia di braccia per l’agricoltura e vari altri rami produttivi. La contraddizione è palese. Piangiamo poiché siamo pieni di poveracci privi di un posto per guadagnare qualcosa, poi apriamo le frontiere ai disperati dell’Africa e dintorni per consentire agli imprenditori di riempire i vuoti di organico. Mi sembra più che una contraddizione una follia, tipica italiana.
Il bilancio delle devastanti inondazioni causate dalla tempesta che ha colpito il Texas centrale sale ad almeno 51 morti. Ventisette i dispersi.Il dato ufficiale fornito dalle autorità parla ancora di 43 vittime ed è probabile aumenti nella zona più colpita della contea di Kerr. Sempre le autorità sabato in una conferenza stampa hanno dichiarato che 15 delle vittime erano bambini. Il governatore Greg Abbott ha promesso che le squadre avrebbero lavorato 24 ore su 24 per soccorrere e recuperare le vittime. Ancora da ufficializzare il numero delle persone disperse, a parte 27 bambine che si trovavano in un campo estivo femminile.