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Cancro al colon, i 4 sintomi: ecco come scoprirlo in tempo

di Melania Rizzoli mercoledì 17 maggio 2023

4' di lettura

Compaiono fino a due anni prima della manifestazione conclamata della malattia, e durante questo periodo troppo spesso vengono ignorati o minimizzati dalla maggior parte dei pazienti, soprattutto nei soggetti sotto i 50 anni, nei quali il cancro del colon si registra in continuo aumento in tutto il mondo. Dolore addominale post-prandiale o mal di pancia durante la digestione, tracce di sangue sulla carta igienica o più evidente sanguinamento anale scambiato per stillicidio emorroidario, diarrea alternante ad alvo regolare e mancanza di forze diurna dovuta a bassi livelli di globuli rossi e ferro. Sono questi i quattro sintomi principe che possono far sospettare una patologia neoplastica del colon, i quattro campanelli di allarme molto specifici che, se presenti tutti insieme, devono obbligare chi li presenta ad eseguire una colonscopia urgente.

È quanto sottolinea uno studio della Washington University School of Medicine pubblicato sul Journal of the National Cancer Institute, evidenziando che attualmente la neoplasia del colon non è più una patologia dell’età avanzata, ma si presenta sempre più spesso nelle persone tra i 40 e i 50 anni, con sintomi molto significativi dai due anni ai tre mesi prima della diagnosi, un tempo non indagato medicalmente o strumentalmente, che sovente lascia il tempo al tumore di crescere indisturbato. Questo perché nelle fasi iniziali della malattia, quando il tumore è ancora piccolo e non dà segni della sua presenza e crescita, il paziente è asintomatico e non si accorge di nulla. Ed è il motivo per cui molti individui più giovani, arrivati al momento della diagnosi, presentano una malattia neoplastica più avanzata rispetto a quella che normalmente si riscontra nelle persone più anziane, che si sottopongono regolarmente a screening preventivi.

I ricercatori dello studio succitato hanno infatti analizzato oltre 5mila diagnosi di pazienti che hanno sviluppato il tumore del colon e del retto prima dei 50 anni, ed è emerso che i 4 sintomi erano presenti nella quasi totalità dei soggetti, ed è stato verificato che la presenza di uno solo dei segnali in genere raddoppia il rischio di tumore, quella di due sintomi presenti contemporanea fa salire il rischio di 4 volte, quando i sintomi sono tre lo stesso rischio si innalza ma 6,52volte, mentre la manifestazione dei quattro sintomi rende certa la diagnosi clinica prima ancora di quella strumentale ed istologica. Le più comuni manifestazioni cliniche del cancro del colon sono innanzitutto il cambiamento delle abitudini intestinali, come per esempio l’alternanza ingiustificata della diarrea con la stipsi, o le variazioni di consistenza e forma delle feci, quando il cilindro fecale appare deformato, spezzettato o nastriforme, oltre al sanguinamento rettale che verniciale feci, al dolore addominale dopo i pasti sotto forma di crampi o coliche, e al gonfiore addominale che costringe il soggetto ad allentare o liberarsi della cintura dei pantaloni.

Naturalmente i sintomi di questa patologia compaiono dopo qualche tempo dall’insorgenza della malattia, e variano in base alla sua localizzazione lungo il decorso dell’intestino, ma in genere la prima manifestazione clinica è l’anemia, dovuta alle piccole e ripetute perdite di sangue, cosa che comporta affaticamento durante le normali attività, stanchezza, spossatezza, talvolta dispnea (affanno a salire le scale), pallore delle mucose, del palmo delle mani, della congiuntiva degli occhi, e perdita di peso corporeo involontaria, senza restrizioni alimentari. I sintomi del cancro del colon ascendente ( quello della parte destra dell’addome) compaiono sempre in ritardo, quando la malattia è già avanzata, e sono di tipo gravativo od oppressivo, mentre quelli del colon discendente, della parte sinistra dell’addome, sono spesso di tipo ostruttivo od occlusivo, con difficoltà nell’evacuazione, con alternanza di diarrea e stipsi, e gonfiore addominale spesso doloroso, dovuto all’impedito transito fecale per il restringimento del colon a causa del tumore infiltrante.

Se la neoplasia invade il retto, ovvero la parte terminale dell’intestino in prossimità dello sfintere anale, il paziente accuserà un senso di peso a livello rettale, spesso accompagnato da fastidio, tenesmo (stimolo continuo alla evacuazione) e prurito anale, come se non fosse completato lo svuotamento dell’ampolla rettale, cosa che la maggior parte dei pazienti attribuisce autonomamente ad infiammazione emorroidaria, sovente concomitante e dovuta alla pressione vascolare della patologia sovrastante. Le linee guida sanitarie delle varie regioni italiane stanno convergendo per estendere il programma di screening di questo tipo di tumore a partire dai cittadini 40enni fino ai 74enni, con l’esame del sangue occulto nelle feci (SOF) da eseguire ogni due anni, e, per chi registra familiarità neoplastica colica, con l’invito ad eseguire la colonscopia dai 40 anni ogni 5 anni. Secondo i dati AIOM il tumore del colon-retto in Italia è il secondo più frequente tra i maschi (12%) dopo quello della prostata e tra le femmine (11,2%) dopo quello della mammella, ed ogni anno nel nostro Paese vengono diagnosticati oltre 48mila casi, con un aumento negli individui con meno di 50anni non coperti dallo screening preventivo. 

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