Ed è subito caos nel Consiglio superiore della magistratura guidato dall’avvocato padovano Fabio Pinelli, eletto in quota Lega e che lo scorso fina settimana è stato ospite d’onore, insieme ad Elly Schlein e Giuseppe Conte, al congresso siciliano delle toghe di sinistra. Ieri, in difesa di Iolanda Apostolico, la giudice del tribunale di Catania che non ha convalidato il trattenimento di tre tunisini sconfessando il decreto del governo, sono scesi in campo in tredici: i togati di sinistra, i centristi di Unicost, la ex corrente di Luca Palamara, gli indipendenti Andrea Mirenda e Roberto Fontana. «A prescindere da ogni valutazione nel merito dell’atto in questione, l’accusa ai magistrati, con riferimento al contenuto di un provvedimento giurisdizionale di essere “nemici della sicurezza della Nazione (...) un ostacolo alla difesa dell’ordine pubblico (...) e di scagliarsi contro i provvedimenti di un governo democraticamente eletto” pone in discussione la funzione stessa della giurisdizione in uno Stato di diritto», scrivono i magistrati che, citando le parole della premier Giorgia Meloni, hanno chiesto l’apertura di una pratica «a tutela» della magistrata siciliana.
Oggi, invece, è prevista una iniziativa opposta da parte dei laici eletti con Fratelli d’Italia, Daniela Bianchini, Rosanna Natoli, Felice Giuffrè e Isabella Bertolini, per l’apertura di una pratica per “incompatibilità ambientale” a seguito dei post che la magistrata pubblicava sul proprio profilo Facebook. Prima di essere chiuso, vi apparivano infatti post anti-Salvini e commenti schierati con Ong e associazioni che si dedicano al salvataggio e all’accoglienza dei migranti. Apostolico, in particolare, aveva condiviso una petizione che chiedeva una “mozione di sfiducia” nei confronti di Matteo Salvini, nominato da poco ministro dell’Interno. A giugno dello stesso anno poi sulla sua bacheca anche un articolo dal titolo “Open Arms e Sea Watch: la richiesta di archiviazione della procura di Palermo”. Nell’elenco delle pagine seguite su Facebook da Apostolico vi erano quelle di “Free Open Arms” e quella dedicata a “Open Arms” Ong che ha portato il leader della Lega a processo. E anche pagine di partiti di estrema sinistra come Possibile, Potere al Popolo, Democrazia e Autonomia e quella dell’ex sindacalista dei braccianti immigrati e ora parlamentare del gruppo Misto (eletto con l’Alleanza Verdi e Sinistra) Aboubakar Soumahoro.
La pratica per incompatibilità dovrebbe essere firmata anche dai laici in quota Lega e Forza Italia. «Non voglio entrare nella polemica, né nel merito della vicenda. Il mio provvedimento è impugnabile con ricorso per Cassazione, non devo stare a difenderlo. Non rientra nei miei compiti. E poi non si deve trasformare una questione giuridica in una vicenda personale», era stato in mattinata il commento della diretta interessata che aveva incassato la vicinanza del segretario nazionale delle toghe di sinistra, il pm romano Eugenio Albamonte, secondo il quale è «indegno scavare nella vita privata dei giudici», evidentemente criticando chi aveva dato la notizia che Apostolico fosse sposata con un funzionario del tribunale di Catania, Massimo Mingrino, dirigente locale di Rifondazione comunista e di Potere al Popolo.