Qualche giorno la BBC ha rivelato la sua annuale lista delle 100 donne più “inspiring and influential”, termini generici ma in voga che denotano, in breve, le personalità che la storica emittente pubblica britannica vuole indicare a modello e portare sugli scudi. Ora, preliminarmente, tanto per capire come funzionano queste classifiche, rileviamo che né l’anno scorso né il corrente la BBC ha ritenuto di includere nella lista Giorgia Meloni, benché primo premier donna nella storia d’Italia - mentre naturalmente non mancano Michelle Obama e la signora Clooney, icone globali delle signore socialmente impegnate. Ma lasciando da parte la faziosità che inficia non poco la credibilità di queste e altre simili liste, andiamo a spulciare l’elenco per trovare le italiane graziate dal magico titolo di “esemplari e influenti”. Sono soltanto due. Una è Antinisca Cenci, campionessa di volteggio equestre e, quasi di nascosto, vergognandosi, la notizia biografica pubblicata sul sito della BBC specifica che la Cenci ha cominciato la sua attività sportiva nell’ambito dell’ANFFAS, Associazione Nazionale di Famiglie e Persone con disabilità intellettive e disturbi del neurosviluppo, un modo timido e involuto per dire che è disabile. La seconda donna prescelta è Licia Fertz, definita “modella e influencer”.
Vale la pena riportare per intero la biografia anglosassone: “Non molti 93enni possono dire di avere più di 235.000 followers su Instagram, ma per la più vecchia influencer italiana sulla body positivity, questo è solo l’inizio. Licia Fertz ha vissuto la Seconda Guerra Mondiale (ed è stata costretta a fuggire dall’Istria dalle milizie del maresciallo Tito, però questo la BBC non lo scrive), ha sopportato la morte della figlia 28enne e ha visto la scomparsa del marito. Ma quando suo nipote ha aperto un profilo Instagram per tirarla su, il suo abbigliamento colorato e il sorriso radioso ne hanno fatto istantaneamente una star dei social media. All’età di 89 anni ha scritto un’autobiografia e ha posato nuda come modella per la copertina della rivista Rolling Stone. È un’attivista femminista e LGBTQ+ che si batte contro la discriminazione dei vecchi, promuove la body positivity e rimodella il modo in cui percepiamo l’invecchiamento corporeo e gli anziani”.
TESTIMONIAL
Ecco qua, il catalogo è questo. Confessiamo che non sapevamo assolutamente nulla della “nonna più social d’Italia”, come viene descritta in altre cronache, né che, viterbese d’adozione, nell’agosto scorso fosse stata scelta come testimonial per la campagna promossa dal Comune laziale, in collaborazione con la prefettura, per sensibilizzare contro le truffe agli anziani. Pertanto molte congratulazioni alla signora Licia, cui rivolgiamo l’augurio di sensibilizzare su temi sociali importanti, vestirsi sgargiante, sorridere, divertirsi e guadagnare followers ancora per cento anni. Che l’Italia, un Paese di vecchi (che si lamentano continuamente che non è un Paese per vecchi, sennò che vecchi sarebbero senza avanzare continue rimostranze?), abbia portato ai fasti della classifica “inspiring and influential” della BBC una ultranovantenne, ci sembra più che appropriato. Ora lo sapranno proprio tutti nel mondo: noi, i nostri vecchi, non solo li facciamo contenti chiamandoli anziani, ma facciamo pure in modo che diventino delle pop star, capaci di cavalcare tutte le tendenze più popolari e nel solco dello spirito del tempo e dei social come neanche Chiara Ferragni e Fedez saprebbero fare.
ATTEGGIAMENTO MENTALE
Rimpiangiamo forse i vecchi reazionari di un tempo? Quelli che cominciavano sempre con «Ai miei tempi...», «Quando ero giovane io una fettina con contorno costava solo duemila lire...» e che, confrontati con il temibile acronimo LGBTQ+ penserebbero di trovarsi di fronte a un refuso particolarmente isterico? Ma no, il mondo va avanti, i nonni diventano influencer, dimenticano gli acciacchi dell’età (oppure li nascondono) per intrattenere il loro pubblico, affermano che la vecchiaia ha le sue gioie, e che perfino la lenta, inesorabile opera della necessità biologica può essere attenuata da un atteggiamento mentale giusto, ovvero, la body positivity, cioè vivere e sentire il proprio corpo che avanza verso l’estremo traguardo positivamente, con amore, con tenerezza, quasi accompagnandolo con compassione. Di fronte a tanto sfrenato ottimismo che altro aggiungere? Evviva la BBC, Antinisca e Licia. Sarà pure una classifica eccentrica e un po’ snob, come è costume britannico, ma non si può negare che rappresenti un fedele specchio dei tempi.