Giuseppe Conte
«Immagina, puoi», recitava un celebre spot pubblicitario di qualche anno fa. Ecco, superando un inevitabile e umanissimo momento di panico, immaginate se la conferenza stampa di ieri fosse stata tenuta da Giuseppe Conte (alla guida di uno psichedelico esecutivo Conte -ter) oppure da Elly Schlein (premier del fantagabinetto Schlein-uno). Senza l’ausilio dell’intelligenza artificiale, ma – ahinoi – dovendoci basare su ciò che la premiata ditta “Giuseppi & Elly” va effettivamente dicendo da mesi, ci siamo esercitati a ipotizzare le loro possibili risposte su alcune questioni di bruciante attualità. Gioco? Simulazione? Divertissement? Sorriso? Certamente sì, tutte queste cose insieme (sorridere non è ancora vietato né tassato), ma fino a un certo punto: per quante riserve gli elettori di centrodestra possano avere su questa o quella iniziativa del governo Meloni, è sempre bene tenere a mente cosa avrebbe in serbo per tutti noi un’eventuale nuova avventura giallorossa. E allora partiamo con la politica estera, con una prevedibile supercazzola targata Schlein (costretta a barcamenarsi acrobaticamente tra l’atlantista Guerini e il terzomondista Fratoianni) e una spettacolare performance di geopolitica grillina griffata Conte.
Presidente Schlein/Presidente Conte, come valuta la nuova devastante serie di attacchi contro i civili ucraini decisi da Vladimir Putin?
Schlein: «Il Pd difende da sempre le ragioni dell’Ucraina aggredita. E- in base alla nostra granitica coerenza- siamo però contrari all’invio di nuove armi per consentire agli ucraini di difendersi. Dunque, propongo di inviare non armi, ma un grande appello per la pace firmato da Roberto Saviano e Chiara Valerio. L’iniziativa sarà di enorme conforto per gli ucraini e la lettura del testo avrebbe un altro vantaggio: potrebbe creare sonnolenza tra i soldati russi«.
Conte: «Il pensiero unico dice che sia la Russia a bombardare Kiev e le altre città ucraine. Ma in realtà sono gli ucraini a provocare l’escalation (ndr: la pronuncia contiana-originale è esgalescion). E in ogni caso non possiamo umiliare Putin. Per una mediazione di altissimo livello, mettiamo a disposizione il supporto scientifico del professor Orsini e la mobilitazione permanente di Alessandro Di Battista, che però - a pensarci bene - potrei anche inviare a Gaza. Basta che non mi stia intorno quando faremo le liste per le Europee. Quanto alla ricostruzione in Ucraina, proporrò un apposito superbonus, così gli sfasciamo anche i conti».
Presidente Schlein/Presidente Conte, può dirci con chiarezza la posizione del suo governo sul conflitto in Medio Oriente? Sta con Israele o con Hamas?
Schlein: «La questione è complessa. Da un lato, condanniamo nettamente l’attentato commesso da Hamas il 7 ottobre scorso, e di certo Israele ha diritto a difendersi. Dall’altro lato, però, nell’esaminare la situazione, non possiamo non tenere conto del fatto che a Gerusalemme c’è un governo di estrema destra (ndr, aggiungere a piacere riferimenti a Meloni-Trump-Orban). E comunque la risposta di Israele deve essere proporzionata. Confidiamo nella mediazione (aggiungere a piacere la mediazione di chi: Onu, Ue, Qatar, Gad Lerner, Moni Ovadia, Fabio Fazio, quello che capita)».
Conte: «La questione è complessa. Hamas ha certamente sbagliato, ma al tempo stesso stiamo parlando di un’organizzazione politica e sociale, e quindi sarebbe fuorviante ridurre tutto alla definizione un po’ rigida di “terrorismo”. Ho intenzione di riunire il Comitato tecnico-scientifico per predisporre un Dpcm con adeguate linee guida sull’argomento.
In ogni caso, Hamas rappresenta i palestinesi e con i suoi vertici bisogna trattare (ndr: frase da inserire solo se negli ultimi giorni Hamas non ha commesso altri atti di terrorismo). Versione alternativa: I palestinesi non c’entrano con Hamas (ndr: frase da inserire in caso di recentissima recrudescenza terroristica)».
Presidente Schlein/Presidente Conte, siete disponibili a un taglio di tasse?
Schlein: «Un taglio di tasse è impensabile. Sarebbe un’iniziativa contraria allo statuto e ai princìpi del Pd». Conte: «Siamo favorevolissimi a un taglio di tasse, che sarà però coerentemente accompagnato da una decina di altre patrimoniali».
Presidente Schlein/Presidente Conte, come fermare l’ondata migratoria in corso?
Schlein: «Quale ondata? Si tratta di risorse di cui il Paese ha assoluto bisogno. E, quanto alle tensioni in diversi paesi nordafricani, si tratta di gruppi in aspra lotta tra loro per chi debba venire prima qui a pagarci le pensioni».
Conte: «Fermeremo l’ondata con i decreti sicurezza che ho orgogliosamente firmato. E poi, altrettanto orgogliosamente, chiederemo il processo per il nostro ministro degli Interni quando le procure lo inquisiranno».
Presidente Schlein/Presidente Conte, esiste un problema di sicurezza nelle nostre città? I cittadini sono allarmati...
Schlein: «Non c’è alcun problema di sicurezza. I sindaci Sala e Gualtieri mi dicono che in particolare la Stazione Centrale di Milano e la Stazione Termini di Roma non sono mai state così sicure. Occorre contrastare questa percezione errata dei cittadini, indotta dalle campagne securitarie e islamofobe dei media di destra, in particolare del quotidiano Libero».
Conte: «Non c’è alcun problema di sicurezza. E se invece c’è, è colpa della Meloni e dei media di destra, in particolare del quotidiano Libero».
Presidente Schlein/Presidente Conte, chi la aiuta a mettere a punto la strategia politica?
Conte: «Mi consulto regolarmente con gli amici del Fatto quotidiano».
Schlein: «Mi consulto regolarmente con gli amici di Repubblica e della Stampa, che a loro volta scrivono il giorno dopo quello che il Fatto quotidiano ha già scritto il giorno prima»