Bollettino dal campo di battaglia della contemporaneità. In Ucraina la Russia riconquista terre- no e l’esercito di Kiev, a corto di munizioni e copertura aerea, ripiega. Un altro fronte della “terza guerra mondiale a pezzi” è in piena escalation da quando il 7 ottobre del 2023 i terroristi di Hamas invadono Israele per compiere uno sterminio di civili con una ferocia che va oltre l’immaginazione, una “caccia all’ebreo” che non risparmia anziani, donne e bambini. Da quel momento, lo scenario del Medio Oriente cambia in maniera rapidissima: l’8 ottobre Israele dichiara lo stato di guerra e il 28 ottobre dopo una campagna di bombardamenti invade Ga- za. Gli Stati Uniti trasferiscono nell’area due por- taerei con i relativi gruppi di battaglia e un sotto- marino. All’inizio di novembre, la Casa Bianca decide di rispondere agli attacchi delle milizie filo-iraniane contro gli americani in Siria e in Iraq. A metà gennaio i cacciabombardieri del Pentagono e della Difesa del Regno Unito colpiscono nello Yemen le postazioni degli Huthi (sostenuti da Teheran) che lanciano missili e droni contro le navi occidentali nel Mar Rosso. Gli Stati Uniti organizzano una coalizione navale per assicurare il passaggio dei mercantili dallo Stretto di Bab-el-Mandeb, la porta del Canale di Suez, il passaggio del commercio mondiale che va da Oriente a Occidente. Alla fine di febbraio, l’Italia assume il comando tattico dell’operazione Aspides nel Mar Rosso. Ieri i C-130 degli Stati Uniti hanno paracadutato aiuti umanitari su Ga-za, mentre il cacciatorpediniere Duilio, la nave che coordina la missione europea, ha abbattuto un drone lanciato dagli Huthi. Il premier Giorgia Meloni, alla presidenza del G7, è in missione negli Stati Uniti e in Canada.
Ucraina, Gaza e Mar Rosso sono la stessa guerra su tre campi di battaglia diversi: in tutti i teatri, ci sono le impronte digitali della Russia e dell’Iran, le punte avanzate militarmente di quel “Resto” dominato dal Dragone cinese e dall’India, giganti demografici, economici e mili- tari che puntano a controllare l’area dell’IndoPacifico e penetrare l’Occidente per influenzare (indebolire) il blocco dell’Euro-America. Siamo entrati in un nuovo/vecchio mondo, è riemerso dalle pagine della Storia lo scontro tra le grandi potenze, l’Occidente ha di fronte minacce multiple e l’Italia fa la sua parte come paese fondatore dell’Unione europea, membro della Nato, alleato degli Stati Uniti, Stato sovra- no che difende l’interesse nazionale, il diritto internazionale, la libera navigazione.
Il missile del cacciatorpediniere Duilio che ha abbattuto un drone degli Huthi riporta tutti sul- la terra (in questo caso, in mare), è un memento per i troppi partitanti del nostro Paese che, senza alcuna cognizione del pericolo, teorizzano la pace senza i fucili, l’irresponsabilità in guanti bianchi, il pranzo di gala con i nemici dell’ordi- ne liberale.
Il bilancio delle devastanti inondazioni causate dalla tempesta che ha colpito il Texas centrale sale ad almeno 51 morti. Ventisette i dispersi.Il dato ufficiale fornito dalle autorità parla ancora di 43 vittime ed è probabile aumenti nella zona più colpita della contea di Kerr. Sempre le autorità sabato in una conferenza stampa hanno dichiarato che 15 delle vittime erano bambini. Il governatore Greg Abbott ha promesso che le squadre avrebbero lavorato 24 ore su 24 per soccorrere e recuperare le vittime. Ancora da ufficializzare il numero delle persone disperse, a parte 27 bambine che si trovavano in un campo estivo femminile.