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Mario Sechi: la bugia della pace senza i fucili

di Mario Sechi domenica 3 marzo 2024

2' di lettura

Bollettino dal campo di battaglia della contemporaneità. In Ucraina la Russia riconquista terre- no e l’esercito di Kiev, a corto di munizioni e copertura aerea, ripiega. Un altro fronte della “terza guerra mondiale a pezzi” è in piena escalation da quando il 7 ottobre del 2023 i terroristi di Hamas invadono Israele per compiere uno sterminio di civili con una ferocia che va oltre l’immaginazione, una “caccia all’ebreo” che non risparmia anziani, donne e bambini. Da quel momento, lo scenario del Medio Oriente cambia in maniera rapidissima: l’8 ottobre Israele dichiara lo stato di guerra e il 28 ottobre dopo una campagna di bombardamenti invade Ga- za. Gli Stati Uniti trasferiscono nell’area due por- taerei con i relativi gruppi di battaglia e un sotto- marino. All’inizio di novembre, la Casa Bianca decide di rispondere agli attacchi delle milizie filo-iraniane contro gli americani in Siria e in Iraq. A metà gennaio i cacciabombardieri del Pentagono e della Difesa del Regno Unito colpiscono nello Yemen le postazioni degli Huthi (sostenuti da Teheran) che lanciano missili e droni contro le navi occidentali nel Mar Rosso. Gli Stati Uniti organizzano una coalizione navale per assicurare il passaggio dei mercantili dallo Stretto di Bab-el-Mandeb, la porta del Canale di Suez, il passaggio del commercio mondiale che va da Oriente a Occidente. Alla fine di febbraio, l’Italia assume il comando tattico dell’operazione Aspides nel Mar Rosso. Ieri i C-130 degli Stati Uniti hanno paracadutato aiuti umanitari su Ga-za, mentre il cacciatorpediniere Duilio, la nave che coordina la missione europea, ha abbattuto un drone lanciato dagli Huthi. Il premier Giorgia Meloni, alla presidenza del G7, è in missione negli Stati Uniti e in Canada.

Ucraina, Gaza e Mar Rosso sono la stessa guerra su tre campi di battaglia diversi: in tutti i teatri, ci sono le impronte digitali della Russia e dell’Iran, le punte avanzate militarmente di quel “Resto” dominato dal Dragone cinese e dall’India, giganti demografici, economici e mili- tari che puntano a controllare l’area dell’IndoPacifico e penetrare l’Occidente per influenzare (indebolire) il blocco dell’Euro-America. Siamo entrati in un nuovo/vecchio mondo, è riemerso dalle pagine della Storia lo scontro tra le grandi potenze, l’Occidente ha di fronte minacce multiple e l’Italia fa la sua parte come paese fondatore dell’Unione europea, membro della Nato, alleato degli Stati Uniti, Stato sovra- no che difende l’interesse nazionale, il diritto internazionale, la libera navigazione.

Il missile del cacciatorpediniere Duilio che ha abbattuto un drone degli Huthi riporta tutti sul- la terra (in questo caso, in mare), è un memento per i troppi partitanti del nostro Paese che, senza alcuna cognizione del pericolo, teorizzano la pace senza i fucili, l’irresponsabilità in guanti bianchi, il pranzo di gala con i nemici dell’ordi- ne liberale.

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mar rosso

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