Giuseppe Valditara
È in arrivo una legge per mettere la parola fine alla confusione derivata dal caso Pioltello, scuola della provincia milanese che (prima in Italia) ha deciso di chiudere i battenti per la fine del Ramadan. Un episodio che ha innescato un’infinità di polemiche – siamo partiti dalle scaramucce tra consiglieri comunali per arrivare fino all’intervento di Sergio Mattarella - e che ha innescato un effetto domino nelle comunità musulmane.
Già a Milano e Bologna gli universitari islamici chiedono di sospendere i corsi per le loro festività e invitano tutti i fedeli d’Italia a seguire l’esempio. Il timore del governo è che la stesura di ogni calendario scolastico si trasformi in uno scontro di civiltà, estendibile ad altre confessioni e etnie, con i provveditorati costretti a far lo slalom tra il capodanno cinese e il Natale ortodosso.
La prospettiva è quella di varare una norma che renda nei fatti impossibile variazioni sul tema, almeno per quanto riguarda le religioni. «Nel corso del Consiglio dei Ministri è stato sollevato il tema», ha spiegato il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara in una nota, «Il ministero è al lavoro per una norma di buonsenso che regolamenti una situazione che rischia di creare conflittualità e caos». Le prime indiscrezioni parlavano della possibilità di autorizzare lo stop alle lezioni solo in presenza di concordati tra Stato e confessioni religiose. In realtà non sarebbe questa, al momento, la soluzione indicata dal ministero, che sta ancora lavorando su varie ipotesi. Il problema è quello di dare linee guida chiare e inattaccabili, viste le prevedibili proteste dell’opposizione. Probabile che la norma venga presa d’assalto anche sul piano giudiziario. Una campagna puramente ideologica, visto che fino a poche settimane fa nessuno sembrava avvertire l’esigenza di calendari scolastici su misura per le varie etnie presenti in Italia. Il Pd già parla di una «crociata anti-Islam» di Valditara.
IL GIORNO SACRO - L’ultimo giorno di Ramadan cade proprio oggi e, come da programma, l’istituto Iqbal Masih di Pioltello rimarrà chiuso. Come qualcuno ricorderà, il ministero aveva cercato di mettersi di mezzo, contestando ai dirigenti della provincia di Milano una serie di errori formali nella stesura della delibera emanata per fermare le lezioni. Il consiglio d’istituto, tuttavia, aveva rinnovato all’unanimità la decisione, motivata dall’altissima presenza di islamici nell’istituto: poco meno del 40% del totale degli studenti. Sulle reazioni delle famiglie italiane, invece, ci sarebbe da discutere. I quotidiani vicini al centrosinistra hanno descritto Pioltello come una città-giardino dove l’integrazione è pienamente raggiunta.
Le interviste raccolte sul territorio raccontano una realtà completamente diversa: una comunità spaccata in un territorio con molti problemi. Circostanze che involontariamente lo stesso preside della Iqbal Masih, Alessandro Fanfoni, ha confermato quando ha raccontato di aver ricevuto minacce e insulti per la scelta del suo istituto. Una scelta che è poi stata seguita dall’Università per stranieri di Siena di Tomaso Montanari, meglio noto come commentatore televisivo schieratissimo a sinistra (tanto per citare una delle mille polemiche in cui è stato coinvolto, ha definito la Giornata del Ricordo delle foibe “una falsificazione storica”). S’è chiusa invece con un nulla di fatto la vicenda della scuola Bertesi di Soresina, dove la dirigente scolastica aveva invitato tutti gli studenti ad astenersi dal mangiare nei giorni finali del Ramadan e i professori a evitare di sottoporre gli studenti a verifiche. In questo caso, tuttavia, è stata la preside – dopo varie contestazioni - a tornare sui suoi passi.
Il bilancio delle devastanti inondazioni causate dalla tempesta che ha colpito il Texas centrale sale ad almeno 51 morti. Ventisette i dispersi.Il dato ufficiale fornito dalle autorità parla ancora di 43 vittime ed è probabile aumenti nella zona più colpita della contea di Kerr. Sempre le autorità sabato in una conferenza stampa hanno dichiarato che 15 delle vittime erano bambini. Il governatore Greg Abbott ha promesso che le squadre avrebbero lavorato 24 ore su 24 per soccorrere e recuperare le vittime. Ancora da ufficializzare il numero delle persone disperse, a parte 27 bambine che si trovavano in un campo estivo femminile.