CATEGORIE

Mancano due mesi esatti al votoPar condicio, decreti, alleanze:ecco tutte le scadenze

L'Italia alle urne il 24 e il 25 febbraio: mancano 60 giorni. Molto intensi: prima il taglia firme, poi le regole per la tv, simboli, alleanze, firme, sondaggi e silenzio
di Andrea Tempestini domenica 30 dicembre 2012

3' di lettura

Mancano due mesi esatti al voto. La campagna elettorale è già rovente, anche se gli assetti politici e le alleanze devono ancora essere definite. L'offensiva, ora, coinvolge Silvio Berlusconi, impegnatissimo in prima persona, e Mario Monti, che ha lanciato la sua campagna su Twitter (un cinguettio di "propaganda": "Ho salvato l'Italia. Ora tocca alla politica"). Il Partito Democratico e Bersani, invece, fanno i conti con le "pulsioni" montiane del loro movimento: in molti sono tentati di andarsene, di strappare, e di appoggiare Monti. Casini e il centro, infine, continuano le loro manovre per agganciare il Professore.  Il decreto taglia firme - Ma, come detto, le possibilità politiche restano fluide, a tratti indecifrabili: saranno decisivi i prossimi giorni. La certezza è che si andrà al voto il 24 e il 25 febbraio. E da qui al giorno in cui gli italiani si recheranno alle urne l'agenda è fitta di impegni (certi) che dovranno essere assolti con grande velocità. Si comincia il 28 dicembre, alle 15, quando è stata riconvocata la seduta a Palazzo Madama per la riconversione del decreto taglia firme. Il testo fissa nuove regole per i partiti e per i movimenti che vogliono presentare dei candidati al Parlamento. Il testo in Senato, nel dettaglio, riduce a un quarto le firme necessarie per presentare le liste (diverranno circa 30mila) e cancella la norma che esentava dalla raccolta i gruppi parlamentari già costituiti nella precedente legislatura (nota: un gruppo parlamentare deve contare almeno 10 senatori e 20 deputati). Par condicio - Entro la fine dell'anno, quindi entro pochissimi giorni, la Commissione di Vigilanza e l'Autorità delle Comunicazioni dovranno stabilire le regole della par condicio. Un punto, c'è da scommetterci, che farà discutere e che sarà al centro di violente prese di posizioni politiche. Già ora, pur senza che sia a regime la par condicio, lo scambio d'accuse reciproco è velenoso. Il Pd punta il dito contro Silvio Berlusconi per la sua massiccia presenza televisiva negli ultimi dieci giorni. Il Pdl, al contrario, accusa i democratici di avere avuto mesi di "campo libero" per le primarie e ricorda a Bersani e compagni la lunga assenza dai piccoli schermi del Cavaliere. Simboli, liste, alleanze - Nel nuovo anno, l'11 e il 12 di gennaio verranno presentati i simboli elettorali e le dichiarazioni di collegamento in coalizione con l'indicazione del candidato premier. Due giorni decisivi per capire quali saranno le alleanze e da chi verranno guidate per una eventuale premiership. Occhi puntati su Pdl e Lega Nord: la questione della vecchia alleanza tra azzurri e Carroccio è quella più complessa e mutevole. I due partiti potrebbero presentarsi in coalizione, sono al lavoro per farlo e trovare un'intesa. Ma Roberto Maroni non vuole Berlusconi candidato premier; da parte del Pdl la posizione non sarebbe però negoziabile. La trattativa potrebbe spostare il suo epicentro in Lombardia, dove Maroni è candidato al Pirellone, ma la "scheggia impazzita" Gabriele Albertini, in campo (nonostante sia formalmente ancora un membro del Pdl), rischia di cancellare ogni possibilità di accordo e di far saltare il banco. Firme - Il 20 e il 21 gennaio verranno presentate le candidature con le firme necessarie; il giorno successivo, il 22 gennaio, verrà verificata la regolarità delle candidature. Il 23 gennaio l'ufficio centrale circoscrizionale deciderà sull'ammissibilità delle liste; dal 25 gennaio potranno iniziare i comizi elettorali. Gli elettori italiani all'estero, entro il 6 febbraio, riceveranno il plico con il certificato elettorale e con la scheda con cui potranno esprimere la loro preferenza. Sondaggi e silenzio - Dal 9 e fino al 23 febbraio, a ridosso del voto, scatterà il divieto di pubblicazione e diffusione di sondaggi elettorali. Il 23 febbraio, alla vigilia del voto, come da tradizione scatterà l'obbligo di silenzio elettorale. Quindi l'Italia andrà al voto per eleggere il prossimo governo: le urne apriranno alle 8 del mattino del 24 febbraio, mentre chiuderanno alle 15 del 25 febbraio. La prima riunione delle nuove Camere è prevista per il 15 di marzo.

Bomba sulle elezioni Romania, hacker filorussi contro siti del governo: bomba sulle elezioni

Elezioni Romania, Simion con Georgescu al seggio: "Qui per tornare alla democrazia"

Celebrazioni Groenlandia, la festa del partito Demokraatit dopo la vittoria alle elezioni

tag

Romania, hacker filorussi contro siti del governo: bomba sulle elezioni

Romania, Simion con Georgescu al seggio: "Qui per tornare alla democrazia"

Groenlandia, la festa del partito Demokraatit dopo la vittoria alle elezioni

Romania, Calin Georgescu escluso dalle presidenziali dopo la vittoria al primo turno

Matteo Salvini, la sfida in Aula: "Faremo tornare i giovani nel nostro Paese"

Una proposta di legge per aiutare i giovani e per fa sì che tornino in Italia. È l’ultima battaglia ...
Fabio Rubini

FdI contro la Germania: "Spd ha chiesto di escluderci? Preoccupante"

“È preoccupante quanto riportato dal quotidiano Die Welt, secondo cui l’Italia sarebbe stata esclusa,...

Elly Schlein, ultima farsa in aula: insegue Meloni col bigliettino

Immaginatevi la scena, a modo suo quasi comica: Elly Schlein che corre "disperata" e attraversa l'aula di ...

Lega, Silvia Sardone vice di Salvini: la rivoluzione è completa

Silvia Sardone promossa a vice di Matteo Salvini. L'eurodeputata del Carroccio sarà infatti nominata dal Cons...