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Luigi Di Maio, voce bomba nel M5s: "Disposti a cancellare tutto", il piano B contro Matteo Salvini

Giulio Bucchi
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Come si cambia, per non andare a casa. Il Movimento 5 Stelle avrebbe deciso di cedere su uno dei punti cardine dell'identità politica grillina, il limite del secondo mandato. Secondo la Stampa, i vertici grillini potrebbero estendere l'esperimento già attuato tra i consiglieri della Regione Lazio e rivoluzionare così il futuro prossimo del Movimento anche a livello nazionale.  Leggi anche: Sondaggio Demos, il dato inquietante. Salvini è il leader più amato, ma... Il tetto era pensato per coniugare un minimo di continuità e il massimo turnover tra i "portavoce dei cittadini", evitando la concentrazione di potere per più di due legislature nelle mani delle stesse persone. L'Operazione Scoiattolo lanciata da Silvio Berlusconi puntava proprio a tentare i grillini che giunti alla seconda esperienza in Parlamento sarebbero mestamente tornati a casa alla fine di questa legislatura. Inoltre, il via libera all'eventuale ricandidatura di un big come Di Maio (il maggior beneficiato dalla caduta del tabù) rappresenterebbe un buon piano B nel caso Matteo Salvini decidesse di far precipitare la situazione portando l'Italia al voto anticipato. La regola voluta a suo tempo da Gianroberto Casaleggio (e difesa oggi dal figlio Davide), è il ragionamento di Di Maio secondo quanto riporta la Stampa, "è una zavorra in politica, perché ti preclude una dimensione essenziale, il futuro, e inibisce un fattore altrettanto fondamentale in ogni carriera: l'ambizione". Di Maio di ambizione ne ha tanta, e con un terzo mandato limiterebbe di molto quella di Alessandro Di Battista, fratello coltello.

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