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Matteo Salvini, il siluro a Luigi Di Maio: "Oggi, gli unici nostalgici...". Del grillino se ne frega

Davide Locano
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Ormai è guerra continua e durissima, quella tra Matteo Salvini e Luigi Di Maio. L'ultima bordata arriva dal vicepremier leghista, che apre la campagna elettorale in vista delle Europee a Milano introducendo i suoi ospiti di Alternativa per la Germania, Finn Party e Partito del Popolo danese, nel corso della presentazione del simbolo della Carroccio per la tornata elettorale. Salvini, infatti, risponde ai deliri di Luigi Di Maio, secondoil quale la Lega "si allea con chi nega l'Olocausto". Per Salvini "non ci sono al tavolo nostalgici, estremisti e reduci. Gli unici nostalgici sono al potere a Bruxelles oggi", premette. Dunque il ministro dell'Interno si dice "stanco" del dibattito fascisti contro comunisti: "Non ci appassiona lo lasciamo agli storici", afferma. E aggiunge: "Il trattato di Maastricht aveva obiettivi, come il rispetto dell'identità, traditi dalle burocrazie europee. L'Europa ha senso se riconosce le identità. Se il pensiero unico è il business e la finanza, allora sarà l'incubo che stiamo vivendo", conclude il vicepremier del Carroccio. Leggi anche: Di Maio bacia i piedi ad Angela Merkel

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