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Salvini e Di Maio, crisi già aperta. Il quirinalista del Corriere: "Quanto c'è da aspettare". Date e strategie

Giulio Bucchi
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Marzio Breda è lo storico quirinalista del Corriere della Sera. Logico, dunque, che in tempi di crisi di governo imminenti si guardi a lui e alle sue fonti privilegiate per capire da che parte tirerà il vento. Perché Salvini e Di Maio, giocoforza, dovranno comunque sottostare alla volontà del presidente Sergio Mattarella. Intervenuto a L'aria che tira in collegamento con Myrta Merlino, Breda non si è tirato indietro e ha confermato: "Per la crisi di governo c'è da aspettare un mese". Leggi anche: Dietro Conte? C'è Mattarella: il retroscena sul discorso del premier  "La crisi di fatto è già aperta, ma l'incognita è sulla tempistica e le cronologie". "Fino ai ballottaggi di domenica Di Maio e Salvini traccheggeranno - spiega il giornalista del Corsera -, qui c'è da guadagnare un mese. Non si può votare in agosto, dunque Conte non può dimettersi la prossima settimana. C'è da arrivare per la metà di luglio e avere così i 70 giorni per la campagna elettorale, lo scioglimento delle Camere non potrebbe avvenire prima di metà luglio". A quel punto, le finestre possibili sarebbero "le due o tre domeniche di settembre, a partire dal 15 in poi", perché poi c'è la finanziaria da scrivere e approvare "e su questo Mattarella non transige".

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