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Matteo Salvini fregato da Conte, Paolo Becchi: "Una grande scorrettezza", la prova dell'euro-complotto

Giulio Bucchi
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"Dimostrazione di grande scorrettezza". Paolo Becchi punta il dito contro Giuseppe Conte, protagonista dello sgambetto alla Lega all'Europarlamento. Si parla di nomine Ue e il professore, intervistato da LoSpecialeGiornale.it, va dritto al punto: "Io penso che Matteo Salvini avrebbe la capacità di tessere una buona rete di rapporti utile a sabotare questa candidatura in favore di un'altra che magari potrebbe avere anche il sostegno dei sovranisti", spiega a proposito della presidenza della Commissione Ue alla tedesca Ursula Von der Leyen. "Non so se questo accadrà, ma credo che valga la pena provarci. Ho grande stima di Marco Zanni, il giovane capogruppo di Identità e Democrazia ma penso che questa partita il leader della Lega la debba giocare in prima persona sfruttando tutta la sua rete di contatti".   Leggi anche: "Hai voluto bruciare Giorgetti". Salvini, lo sfogo segreto contro Conte: rabbia Lega D'altronde, Salvini deve guardarsi da chi dovrebbe fare gli interessi dell'Italia. La prova? La nomina alla vicepresidenza dell'Europarlamento del grillino Fabio Massimo Castaldo. "Non è mai accaduto che andasse ad un rappresentante dei non iscritti e al momento i 5 Stelle non appartengono a nessuna famiglia europea - ricorda Becchi -. Qui bisogna dire che il premier Conte ha dato dimostrazione ancora una volta di grande scorrettezza nei confronti della Lega. Salvini ha sbagliato a dare mandato a Conte di rappresentare l'Italia al tavolo delle trattative, con il risultato che il Presidente del Consiglio dopo aver fatto ottenere la vicepresidenza di Strasburgo ad uno del M5s si appresta pure a dare il via libera alla von der Leyen".

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