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Luigi Di Maio, la fronda interna vuole dare la leadership a Giuseppe Conte. Spunta un documento segreto

Cristina Agostini
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Luigi Di Maio è sempre più solo. All'interno del Movimento 5 stelle, lacerato dai malumori, si fa largo il "partito di Giuseppe Conte". Una fronda di delusi che guarda a sinistra e vuole il premier come leader. Parlare di scissione è ancora prematuro ma non è detto che non avvenga.  Alla Camera, rivela in un retroscena La Stampa, un gruppo si riunirà già la prossima settimana, alla vigilia della Festa di Italia a 5 Stelle, sancendo quantomeno la nascita di una corrente interna ai grillini. Della quale farebbe parte il ministro Lorenzo Fioramonti, i fichiani, Riccardo Ricciardi, candidato a vice di Francesco Silvestri, che corre come capogruppo nelle elezioni per il rinnovo del direttivo a Montecitorio. Un gruppo che si allargherà ma non destabilizzerà il governo, assicurano. Anzi, l'ordine è di sostenere Conte e garantirgli una truppa numerosa in Parlamento, anche per proteggerlo dagli attacchi di Di Maio, in versione Salvini. Leggi anche: Renzi e Di Maio, l'inedito "inciucio" degli ex nemici. Bomba su Conte e Pd: come vogliono cancellarli Insomma, la rivolta nel M5s è partita. Si vuole togliere potere dalle mani di Di Maio. E Di Maio sarebbe sempre più isolato. Ci sarebbe un documento firmato da una quindicina di senatori che puntano a cambiare lo statuto del M5S per depotenziarlo. In Senato, oltre a Nicola Morra, ora esce allo scoperto contro il leader Emanuele Dessì. Il tutto mentre altri tre senatori (fra i quali Lello Ciampolillo e Ugo Grassi) sono pronti a dire addio.  

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