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Matteo Salvini, Paolo Becchi: "Ci siamo quasi, ecco quello che i giornali non dicono"

di Davide Locano domenica 4 agosto 2019

2' di lettura

Da Matteo Salvini, in un'intervista al Corriere della Sera, l'ultimatum: "Manovra coraggiosa o si torna alle elezioni". E i 5 Stelle lo accusano: sta tirando troppo la corda. Ma è davvero così? Una risposta la offre Paolo Becchi, in un'intervista concessa a lospecialegiornale.it, dove ribalta il quadro: "A tirare la corda è stato il Movimento 5Stelle, non la Lega. Salvini aveva già preventivato l’idea della rottura all’indomani delle elezioni europee, con Di Maio non si parlava praticamente più, e molti lo avevano spinto alla rottura. Era tutto pronto”, premette. Dunque viene chiesto al filosofo perché, date queste premesse, Salvini non ha rotto con i grillini: "Perché Salvini non è uno sprovveduto, ha meditato a fondo e non si è fidato di quelli che dicevano che si sarebbe andati al voto. Non dimentichiamo che dentro il governo c’è quello che io definisco il ‘partito del Quirinale’. Il rischio concreto era quello di ritrovarsi con un governo del Presidente della Repubblica sostenuto da buona parte dell’attuale esecutivo, dal premier Conte al ministro Tria, con la Lega all’opposizione e dunque con il cerino in mano. A quel punto ha capito che conveniva andare avanti, ma naturalmente trovando le condizioni ideali per farlo", spiega Becchi. Leggi anche: "Non capisce un c***": Becchi tranchant contro Fratoianni E ancora, sottolinea come "non è ancora arrivato il momento giusto peer rompere". Dunque Becchi rimarca come " il consenso intorno alla Lega e al governo nonostante tutto sta crescendo. Forza Italia non esiste quasi più, i suoi voti molto presto finiranno tutti nel Carroccio indipendentemente da ciò che farà Giovanni Toti. Staccare la spina adesso non conviene a meno che non vi sia un motivo dirompente, perché il successo personale di Salvini è arrivato proprio grazie al fatto di essere ministro. Gli ultimi sondaggi hanno registrato un nuovo consistente aumento del consenso attestato intorno al 38% nonostante tutte le avverse campagne di stampa . È ovvio che il governo non potrà durare cinque anni, ma se prosegue questo trend fra pochi mesi Salvini avrà i numeri per vincere le elezioni da solo e governare senza alleati, o al massimo con il supporto di Fratelli d’Italia", conclude.

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