Alla fine scende in politica anche Diego Fusaro. Evidentemente stanco di pontificare dai salotti di La7 su qualsiasi argomento, il filosofo punto di riferimento di un certo sovranismo ha deciso di misurarsi con l'amministrazione pubblica candidandosi sindaco di Gioia Tauro, complicato Comune in provincia di Reggio Calabria. Leggi anche: "Serva dei signori del Capitale". Fusaro la insulta, la Ascani risponde in diretta: finisce male La lista? "Risorgimento meridionale per l'Italia", e al suo fianco per la presentazione aveva nomi molto noti come il giornalista super-complottista Giulietto Chiesa, lo scrittore "meridionalista" Pino Aprile, l'ex ambasciatore in Cina Alberto Bradanini e il presidente del Parco nazionale d'Aspromonte Giuseppe Bombino. Il programma di Fusaro verterà sulla "rivalorizzazione della cultura e di una difesa del territorio contro l'interesse globalista che finora prevale in tutta Italia. Lanceremo nuovi progetti culturali". Ovvio anche l'impegno contro la 'ndrangheta: "Qui esiste una mafia pervasiva e un tessuto sociale sfilacciato. Se riusciamo a rigenerare questo posto, allora vuol dire che i nostri semi potranno attecchire ovunque".